Coordinate: 42°01′40.88″N 13°40′00.68″E

Torre Piccolomini: differenze tra le versioni

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== Architettura ==
== Architettura ==
La torre in pietra, collocata a 942 {{mslm}}<ref name="Grossi"/>, ha una base pentagonale con una base scarpata superiore. Faceva parte di un sistema difensivo più ampio del quale, però, non rimangono che i resti<ref>{{cita web |url=http://www.abruzzando.com/torre-di-rocca-vecchia/|titolo=Torre di Rocca Vecchia|data=9 febbraio 2019|accesso=4 agosto 2022}}</ref>.
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L'importanza del controllo dell'accesso occidentale al Fucino, per il quale era stata realizzata la torre, è testimoniata dalla presenza nella [[valle del Giovenco]] di resti di mura megalitiche.
L'importanza del controllo dell'accesso occidentale al Fucino, per il quale era stata realizzata la torre, è testimoniata dalla presenza nella [[valle del Giovenco]] di resti di mura megalitiche.

La torre quadrata, posta più in basso, venne adeguata nella prima metà del XVIII secolo a torre campanaria della [[chiesa di San Berardo]]. Alla sua base è collocata la tomba dello scrittore e intellettuale [[Ignazio Silone]].
La torre quadrata, posta a breve distanza più in basso, venne adeguata nella prima metà del XVIII secolo a torre campanaria della [[chiesa di San Berardo]]. Alla sua base è collocata la tomba dello scrittore e intellettuale [[Ignazio Silone]].


== Note ==
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Versione delle 23:42, 4 ago 2022

Torre Piccolomini
La torre dopo il restauro completato nel 2022
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
CittàPescina
Coordinate42°01′40.88″N 13°40′00.68″E
Informazioni generali
Tipotorre
Inizio costruzione1232
Castello di Pescina, su webmarsica.it, Web Marsica.
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La torre Piccolomini è la torre mastio del castello medievale di Pescina (AQ), collocata in una posizione dominante sulla piana del Fucino in Abruzzo. Ha acquisito il nome della nobile famiglia Piccolomini, signori della baronia dalla seconda metà del XV secolo alla fine del secolo successivo.

Storia

La fortificazione primordiale, nota anche come Rocca Vecchia, fu edificata dai conti dei Marsi tra l'XI e il XII secolo[1]. Il castello-recinto ha svolto un ruolo di sbarramento difensivo della sottostante valle del fiume Giovenco che alimentava il lago Fucino, sul passo che mette in comunicazione l'area della Marsica orientale con il territorio della valle Peligna e di Sulmona.

Sul sito occupato dal castello medievale, tra i più importanti della contea dei Marsi, venne realizzata in epoca italica una struttura difensiva marsa successivamente caduta in disuso. Con l'avvento dei Normanni e la nascita del Regnum Siciliæ il territorio pescinese fu incluso nella contea di Celano ed elevato a baronia[2].

La Rocca Vecchia, unitamente all'abitato di Pescina, fu al centro delle lotte di potere tra il conte Tommaso Berardi e Federico II di Svevia che sottrasse le contee di Celano ed Albe ai rivali e, per ritorsione, devastò i centri che parteggiarono per i Berardi. Il castello, anch'esso pressoché distrutto, fu fatto riedificare intorno al 1232 dallo stesso Federico II[2].

La struttura militare fu posseduta intorno al 1300 da Ugo del Balzo, uomo fedele agli Angioini che favorì lo sviluppo del territorio. Successivamente il feudo pescinese passa sotto il controllo di Giovanni Aguto per tornare ad essere, intorno alla fine del XIV secolo, un possedimento dei Berardi. Al termine del florido periodo di Lionello Accrocciamuro e di Jacovella da Celano la baronia di Pescina fu acquisita da Antonio Piccolomini, nipote di Papa Pio II. I Piccolomini restaurarono il castello nel corso degli anni in stile rinascimentale[2].

Alla fine del XVI secolo il castello divenne di proprietà della famiglia Peretti, poi dei Savelli fino al 1712. Già in stato di abbandono passò, infine, sotto i duchi Cesarini-Sforza fino all'eversione feudale ottocentesca[2].

La struttura, dichiarata nel 1902 "edificio monumentale" degno di essere conservato dal Ministero della Pubblica Istruzione[3], venne gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915. La seconda torre, crollata nella parte superiore, e la cinta muraria fecero registrare i danni più rilevanti[2].

Nel 2020 sono stati avviati i lavori di consolidamento, messa in sicurezza e valorizzazione del sito e in particolare della torre che è possibile raggiungere grazie a una passerella sopraelevata che è stata installata nel 2022[4].

Architettura

La torre in pietra, collocata su uno sperone roccioso a strapiombo a 942 m s.l.m.[1], ha una base pentagonale con una base scarpata superiore. Faceva parte di un sistema difensivo più ampio del quale, però, non rimangono che i resti[5].

L'importanza del controllo dell'accesso occidentale al Fucino, per il quale era stata realizzata la torre, è testimoniata dalla presenza nella valle del Giovenco di resti di mura megalitiche.

La torre quadrata, posta a breve distanza più in basso, venne adeguata nella prima metà del XVIII secolo a torre campanaria della chiesa di San Berardo. Alla sua base è collocata la tomba dello scrittore e intellettuale Ignazio Silone.

Note

  1. ^ a b Grossi, 2002, p. 154.
  2. ^ a b c d e Castello di Pescina, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 4 agosto 2022.
  3. ^ Elenco degli edifizi monumentali in Italia, Roma, Ministero della Pubblica Istruzione, 1902. URL consultato il 4 agosto 2022.
  4. ^ Pescina punta al turismo con la realizzazione del parco letterario, su marsica-web.it, Marsica Web, 22 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2022.
  5. ^ Torre di Rocca Vecchia, su abruzzando.com, 9 febbraio 2019. URL consultato il 4 agosto 2022.

Bibliografia

  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Marialuce Latini, Pescina (AQ), il castello, in Guida ai Castelli d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, pp. 90, ISBN 88-85854-87-7.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Sito istituzionale, su comune.pescina.aq.it, Comune di Pescina. URL consultato il 4 agosto 2022.