Coordinate: 42°01′40.88″N 13°40′00.68″E

Torre Piccolomini: differenze tra le versioni

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La fortificazione primordiale, nota anche come Rocca Vecchia, fu edificata dai [[Berardi (famiglia)|conti dei Marsi]] tra l'XI e il XII secolo<ref name="Grossi">{{cita|Grossi, 2002|p. 154.}}</ref>. Il [[castello]]-recinto ha svolto un ruolo di sbarramento difensivo della sottostante [[Valle del Giovenco|valle]] del fiume [[Giovenco]] che alimentava il lago [[Fucino]], sul passo che mette in comunicazione l'area della [[Marsica]] orientale con il territorio della [[valle Peligna]] e di [[Sulmona]].
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La struttura militare fu successivamente posseduta da Ugo [[del Balzo]] e, dal 1571, dalla nobile famiglia dei [[Piccolomini Todeschini#Piccolomini d'Aragona - Ramo di Antonio Todeschini|Piccolomini]].


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Versione delle 22:33, 4 ago 2022

Torre Piccolomini
La torre dopo il restauro completato nel 2022
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
CittàPescina
Coordinate42°01′40.88″N 13°40′00.68″E
Informazioni generali
Tipotorre
Inizio costruzione1231
Castello di Pescina, su webmarsica.it, Web Marsica.
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La torre Piccolomini è la torre mastio del castello medievale di Pescina (AQ), collocata in una posizione dominante sulla piana del Fucino in Abruzzo. Ha acquisito il nome della nobile famiglia Piccolomini, signori della baronia dalla seconda metà del XV secolo alla fine del secolo successivo.

Storia

La fortificazione primordiale, nota anche come Rocca Vecchia, fu edificata dai conti dei Marsi tra l'XI e il XII secolo[1]. Il castello-recinto ha svolto un ruolo di sbarramento difensivo della sottostante valle del fiume Giovenco che alimentava il lago Fucino, sul passo che mette in comunicazione l'area della Marsica orientale con il territorio della valle Peligna e di Sulmona.

Sul sito occupato dal castello medievale, tra i più importanti della contea dei Marsi, venne realizzata in epoca italica una struttura difensiva marsa successivamente caduta in disuso. Con l'avvento dei Normanni e la nascita del Regnum Siciliæ il territorio pescinese fu incluso nella contea di Celano ed elevato a baronia[2].

La Rocca Vecchia, unitamente all'abitato di Pescina, fu al centro delle lotte di potere tra il conte Tommaso Berardi e Federico II di Svevia che sottrasse le contee di Celano ed Albe ai rivali e, per ritorsione, devastò i centri che parteggiarono per i Berardi. Il castello, anch'esso pressoché distrutto, fu fatto riedificare intorno al 1232 dallo stesso Federico II[2].

La struttura militare fu successivamente posseduta da Ugo del Balzo e, dal 1571, dalla nobile famiglia dei Piccolomini.

Fu dichiarata nel 1902 "edificio monumentale" degno di essere conservato dal Ministero della Pubblica Istruzione[3], il castello venne gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915.

Architettura

La torre in pietra, collocata a 942 m s.l.m.[1], ha una base pentagonale con una base scarpata superiore. Faceva parte di un sistema difensivo più ampio del quale, però, non rimangono che i resti[4].

L'importanza del controllo dell'accesso occidentale al Fucino, per il quale era stata realizzata la torre, è testimoniata dalla presenza nella valle del Giovenco di resti di mura megalitiche. La torre quadrata, posta più in basso, venne adeguata nella prima metà del XVIII secolo a torre campanaria della chiesa di San Berardo. Alla sua base è collocata la tomba dello scrittore e intellettuale Ignazio Silone.

Note

  1. ^ a b Grossi, 2002, p. 154.
  2. ^ a b Castello di Pescina, su webmarsica.it, Web Marsica. URL consultato il 4 agosto 2022.
  3. ^ Elenco degli edifizi monumentali in Italia, Roma, Ministero della Pubblica Istruzione, 1902. URL consultato il 27 maggio 2016.
  4. ^ Torre della Rocca Vecchia, su abruzzando.com. URL consultato il 25/4/2016.

Bibliografia

  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Marialuce Latini, Pescina (AQ), il castello, in Guida ai Castelli d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2000, pp. 90, ISBN 88-85854-87-7.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Sito istituzionale, su comune.pescina.aq.it, Comune di Pescina. URL consultato il 4 agosto 2022.