Taoismo: differenze tra le versioni

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=== La rinascita dopo Mao ===
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È nel [[1979]] sotto Deng Xiao-ping che viene riaperta una certa attività. L'Associazione Taoista, ricostituita nel Maggio 1980, pone la sua sede nel Baiyun Guan (白雲觀 tempio della Nuvola Bianca) di [[Pechino]], tempio principale anche della scuola [[Quanzhen Dao]], che riaprì nel [[1984]] tanto come luogo turistico quanto religioso. Le associazioni locali furono ricostituite a partire da qualche anziano maestro.
È nel [[1979]] sotto Deng Xiao-ping che viene riaperta una certa attività. L'Associazione Taoista, ricostituita nel Maggio 1980, pone la sua sede nel Baiyun Guan (白云观 tempio della Nuvola Bianca) di [[Pechino]], tempio principale anche della scuola [[Quanzhen Dao]], che riaprì nel [[1984]] tanto come luogo turistico quanto religioso. Le associazioni locali furono ricostituite a partire da qualche anziano maestro.
Il primo centro di formazione teologica aprì nel 1984 al tempio della Nuvola Bianca, e ripresero anche le ordinazioni nel [[1989]]. La scuola ''Zhengyi'' dovette aspettare il [[1992]] per essere legalmente riconosciuta e per vedere la propria sede, il monastero di Longhu, riaperta. Nel [[1994]], si contavano già 450 grandi templi e monasteri riaperti e ricostruiti (a oggi i templi sono circa 1.500), in parte grazie ai fondi donati dai taoisti. I più piccoli e caratteristici funzionano anche come luoghi turistici dove i visitatori vengono accolti dal clero.
Il primo centro di formazione teologica aprì nel 1984 al tempio della Nuvola Bianca, e ripresero anche le ordinazioni nel [[1989]]. La scuola ''Zhengyi'' dovette aspettare il [[1992]] per essere legalmente riconosciuta e per vedere la propria sede, il monastero di Longhu, riaperta. Nel [[1994]], si contavano già 450 grandi templi e monasteri riaperti e ricostruiti (a oggi i templi sono circa 1.500), in parte grazie ai fondi donati dai taoisti. I più piccoli e caratteristici funzionano anche come luoghi turistici dove i visitatori vengono accolti dal clero.


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Il primo incontro tra i chierici di Taiwan e cinesi - nonchè primo incontro tra le sette Quanzhen e Zhengyi nella storia del Taoismo - si svolse nel Settembre [[1992]] al tempio di Louguantai. In Novembre ebbe luogo la prima visita ufficiale di una delegazione taoista di Taiwan in Cina continentale.
Il primo incontro tra i chierici di Taiwan e cinesi - nonchè primo incontro tra le sette Quanzhen e Zhengyi nella storia del Taoismo - si svolse nel Settembre [[1992]] al tempio di Louguantai. In Novembre ebbe luogo la prima visita ufficiale di una delegazione taoista di Taiwan in Cina continentale.


Ricerche sul Taoismo hanno luogo nel dipartimento di studi sulle religioni dell'Accademia delle scienze sociali, in particolare a [[Pechino]], [[Shanghai]], nel [[Sichuan]] e nel [[Jiangsu]]. Delle istituzioni di ricerca sulla cultura taoista sono state fondate a Pechino (1989), Shanghai (1988) et Xi'an (1992). Il ''Taoismo cinese'' (Zhongguo Daojiao 中道教), organo dell'Associazione, pubblica alcuni degli studi. Dal 1986 al 1993 è stato recuperato ''L'Essenziale delle scritture taoiste'' (DaozangJiyao 道藏輯要), estrapolato da oltre 3.000 testi risalenti alla dinastia Qing.
Ricerche sul Taoismo hanno luogo nel dipartimento di studi sulle religioni dell'Accademia delle scienze sociali, in particolare a [[Pechino]], [[Shanghai]], nel [[Sichuan]] e nel [[Jiangsu]]. Delle istituzioni di ricerca sulla cultura taoista sono state fondate a Pechino (1989), Shanghai (1988) et Xi'an (1992). Il ''Taoismo cinese'' (Zhongguo Daojiao 中道教), organo dell'Associazione, pubblica alcuni degli studi. Dal 1986 al 1993 è stato recuperato ''L'Essenziale delle scritture taoiste'' (DaozangJiyao 道藏輯要), estrapolato da oltre 3.000 testi risalenti alla dinastia Qing.


== Influenze ==
== Influenze ==

Versione delle 20:13, 25 giu 2006

Prete taoista

Il Taoismo è contemporaneamente sia una filosofia che una religione.

Affonda le sue radici nell'antica cultura cinese, manifestandosi in differenti forme e influenzando l'arte, la filosofia e la spiritualità dell'Estremo Oriente. Se ne trovano tracce nel Buddhismo, nello Zen, nella medicina tradizionale, nella politica e nell'estetica. È componente essenziale delle arti marziali ed è venuto a contatto anche con l'Occidente, attraverso temi come l'ecologia e lo sviluppo personale.

Significato del termine

Il termine Taoismo può essere considerato la traduzione di daojia (道家) o daojiao (道教), termini che a partire dalla dinastia Han, vennero utilizzati per designare i mitici immortali, il Dao De Jing, e differenti movimenti religiosi, filosofici e scientifici (alchimia, astrologia). Molto si deve inoltre a Lao-tse, considerato a tutti gli effetti il fondatore della religione nella sua forma organizzata. Forme di insegnamento e scuole taoiste nacquero con la progressiva diffusione del credo, quest'ultimo si sviluppò assimilando molto tra riti, concetti e divinità dalla religione tradizionale cinese e si organizzò anche con un clero. Il taoista (daojia 道家, daoshi 道士) non è mai solo un semplice credente; il termine fedele taoista (daojiaotu 道教徒) è un neologismo recente, nato nella realtà dell'attuale Cina popolare. Malgrado l'apparizione di grandi scuole, il tessuto religioso taoista è oggi meno sviluppato rispetto al passato, la rinascita è iniziata infatti solo di recente, dopo la repressione maoista. Il Taoismo ha influenzato la nascita del Chan (lo Zen cinese) e anche di recente offre sbocchi di nascita a nuove correnti.

Possiamo riconoscere tre grandi definizioni del termine Taoismo, che vengono però in certi casi coperti solo parzialmente:

  • Sinonimo di religione popolare cinese per dare una distinzione dal Buddhismo;
  • Insieme delle organizzazioni e dei servizi che danno una struttura alla religione tradizionale;
  • Filosofia, metafisica, visione del mondo e della società basata sui testi taoisti, in particolare il Canone presentato in una sezione delle seguenti;

Le prime due definizioni sono quelle che danno senza dubbio un'idea di quello che è il Taoismo, ovvero una forma organizzata della religione tradizionale che si differenzia da quest'ultima sotto alcuni aspetti.

Nascita ed evoluzione del Taoismo

Daikoku, dio della prosperità

Il testo più importante è il Canone taoista, insieme di tre libri scritti alcuni secoli avanti Cristo:

  • Il Dao De Jing (o Tao Te Ching, Libro della Via e della Virtù), attribuito al padre fondatore della corrente: Lao Zi. Quest'opera poetica e dai termini oscuri è riconosciuto come una delle più grandi opere spirituali dell'umanità. Le sue numerose traduzioni ed interpretazioni, spesso fortemente divergenti, illustrano la ricchezza e la saggezza del pensiero taoista. Enuncia con chiarezza e oggettività il pensiero di Lao Zi, e permette di scoprire i principali temi del taoismo offrendo anche molti concetti di meditazione.
  • Il libro di Zhuang Zi, più ampio, è l'opera diretta di uno dei più grandi pensatori della Cina. Sotto forma di favole, di viaggi metafisici o di dialoghi filosofici, propone una via da seguire. Fu il testo maggiormente utilizzato da artisti e letterati e tuttoggi viene ampiamente studiato dai religiosi, anche buddhisti e confuciani.
  • Il Vero Classico del Vuoto Perfetto, attribuito a Lie Zi, è una collezione di aneddoti e di favole, la maggior parte ispirati dalla filosofia di Zhuang Zi.

Origini mitologiche

All'epoca in cui vissero questi filosofi, esistevano altri uomini menzionati anche da Zhuang Zi, che furono di fondamentale importanza per la formazione del taoismo. Sono gli esseri dai poteri straordinari, che praticavano esercizi ginnici e respiratori che sono senza dubbio all'origine delle pratiche Daoyin. È inoltre il periodo degli specialisti (Fangshi), provenienti dall'antico Sciamanesimo cinese, e degli immortali (Xian), figure leggendarie di adepti ed imperatori che raggiunsero l'immortalità. Sono questi personaggi mitici, di cui sappiamo così poco (la letteratura li generalizzerà solo più tardi) che sono all'origine delle pratiche eremitiche cinesi, sia taoiste che buddhiste, spesso ai margini di tutte le dottrine, e che hanno giocato un ruolo essenziale nella formazione delle tecniche di longevità.

Sviluppo filosofico e religioso

La filosofia di Lao Zi (Dao De Jing) e di Zhuang Zi (Nanhua Zhenjing) dei Regni Contrapposti si è progressivamente mescolata alle idee cosmologiche delle scuole dello Yin-Yang e dei Cinque Elementi, per dare origine ad un complesso di idee taoiste che pone come base il pensiero di Lao Zi e l'ideale dello Huáng Dì, il leggendario Imperatore Giallo. Questa corrente fu conosciuta sotto gli Han con il nome di Huanglao, termine nato dalla fusione dei nomi dei personaggi centrali: Huáng Dì e Lao Zi. Lo Huanglao è un tratto culturale oggigiorno assimilato dal Taoismo, allora solamente in formazione.

Nello stesso periodo, il primo grande movimento religioso, conosciuto sotto il nome di Taiping Dao (La Via della Grande Pace) fu fondato da Zhang Jue, prendendo come base il pensiero Huanglao. Ne seguì la scuola Wudoumi Dao (Scuola dei cinque sacchi di riso), fondata da Zhang Daoling, figura in seguito circondata da leggende. Gli adepti per far parte della confraternita dovevano pagare un tributo: cinque sacchi di riso. Si occupavano della cura delle malattie e dell'esorcizzazione dalle creature demoniache. Questa scuola venne più tardi chiamata Tianshi Dao (La scuola dei maestri Celesti) e ciascun Maestro Celeste, massima autorità della confraternita, fu (ma non sempre) discendente della famiglia Zhang. Oggi il rappresentante e la sede si trovano a Taiwan.

Pratiche alchemiche

Parallelamente alla scuola Tianshi Dao, si svilupperanno, promosse dai Fangshi le pratiche alchemiche ricorrenti nella vita dei primi taoisti. L'obiettivo era il raggiungimento del segreto dell'immortalità fisica attraverso l'ingestione di sostanze minerali e vegetali, per creare nel corpo un elisir (Tian), oppure la creazione dell'oro a partire dal cinabro. Queste pratiche, molto in voga sotto i Tang, furono raccolte sotto il nome di Jindan (Pillola d'oro o Elisir d'oro) e costituirono le basi per la nascita della chimica. Poco tempo dopo, sotto i Song, il nome iniziò a designare sì pratiche esteriori (immortalità), ma ache interiori (ginnastica, meditazione, respirazione) e sessuali, volte ad accentuare il benessere. Sotto i Song, queste pratiche furono tuttavia completamente rimpiazzate da tecniche esclusivamente interiori, sotto il nome di Neidan (Elisir interiore). Si specializzarono soprattutto nell'individuazione e trattamento dei centri energetici (Dantian, Campi del cinabro), nella libera circolazione del Qi (energia vitale, soffio vitale) e nelle tecniche meditative.

Emersione delle maggiori scuole

Ci furono numerose scuole taoiste nel corso del tempo, ma le preponderanti rimasero la Scuola dei Maestri Celesti (chiamata anche Zhengyi, Unità Ortodossa) e la Scuola della Completezza dell'Autentico (Quanzhen Dao). Quest'ultima è la fusione di due correnti alchemiche:

  • La scuola del Nord fondata nello Shaanxi, sotto i Jin, dall'eccentrico Wang Chongyang sulla base della tradizione alchemica Neidan, della tradizione Zhonglü (dal nome dei patriarchi immortali Zhong Liquan e Lü Dongbin), e di influenze buddhiste e confuciane;
  • la scuola del Sud di Zhang Boduan dei Song, fondata nello Sichuan ma molto attiva al sud di Changjiang. Ne esistono oggi due filoni, uno ritualista e secolare, l'altro piuttosto ascetico.

Organizzazione clericale e rapporti con gli altri credi

Il Taoismo si è sviluppato dopo le origini come una forma di religione, con i suoi preti, i suoi riti, l'aspirazione all'immortalità, i suoi bestiari mitologici, I suoi santi e sante. La concorrenza del Buddhismo, portò il Taoismo ad evolversi per sopravvivere, come dopotutto il Buddhismo si è colorato di tinte taoiste. Il sincretismo cinese ha permesso alle tre religioni (Buddhismo, Taoismo e Confucianesimo) di coesistere pacificamente, di evolversi, e di evitare la guerra religiosa. Parallelamente alla religione taoista, una corrente nominata in Occidente Taoismo filosofico, ha cercato di controbilanciare nella mentalità l'egemionia del Confucianesimo filosofico, che dominava da lungo tempo il pensiero cinese.

Tratti principali della dottrina

Il Taoismo è spesso descritto in correlazione al Confucianesimo rivale. Entrambe le correnti rappresentano il grande patrimonio culturale cinese, che è molto più importante di ciò che le differenzia, sono dunque più complementari che antagoniste. I letterati cinesi le hanno spesso descritte come due mezzi differenti per giungere al medesimo obiettivo: la saggezza. Ciascuno è efficace nel suo dominio, e si può essere, come definito da molti maestri confuciani di giorno e taoisti di notte.

La ricerca della Via

Tao, la Via

La ricerca del Tao è la ricerca dell'essenziale, e in questo può essere vista come un analogo più elaborato del cinismo greco. Tale fortissimo richiamo all'essenzialità, al cosiddetto "tronco grezzo", agli "antichi", richiede la difficile operazione di spogliarsi del superfluo e dei preconcetti. Lo scopo è lasciar fluire "l'originale" liberando la "spontaneità", che non deve però essere scambiata con lassismo: l'autodisciplina è un elemento comunque importante (pur con l'insistenza acciocchè si mantenga creativa e non diventi automutilazione). La disciplina richiesta al taoista non è quella occidentale portatrice talvolta di rigidità e limitazioni, ma incarna anzi la determinazione ad affrancarsi da questi. Il richiamo all'essenziale ed all'antico potrebbe essere scambiato per desiderio di regressione al primitivo, ma deve semmai essere inteso come esortazione ad una vita anche "moderna" che recuperi l'interazione diretta con la concretezza, eliminando le intermediazioni fuorvianti; un recupero del primitivo in quanto inalienabile.

La ricerca della saggezza, in Cina, si fonda principalmente sull'armonia. L'armonia, per i taoisti, si raggiunge placando il proprio cuore (e il proprio spirito, il cuore nel pensiero cinese simboleggia spesso questa entità) attraverso la Via (il Tao), ossia la stessa via della natura. Dottrina fondamentale del taoismo è che il Tao (la "Via") non si può descrivere a parole; non si può quindi parlare del Tao ma solo "parlare attorno" ad esso. Questo va letto come un'indicazione non della complessità del Tao stesso, quanto dell'inadeguatezza del linguaggio umano, che riproduce, nelle sue stesse strutture fondamentali, proprio quegli errori fondamentali di percezione della realtà che il Taoismo si propone di superare.

Ritornando all'autenticità primordiale e naturale, imitando la feconda passività della natura che origina spontaneamente i diecimila esseri, l'uomo può liberarsi dalle catene e il suo spirito può cavalcare le nuvole. Suscitante una sorta di pacifico naturalismo (Granet), il Taoismo è un ideale di spontaneità, di libertà individuale, di rifiuto dei rigori della vita sociale e di comunicazione estatica con le forze cosmiche. Queste caratteristiche mistiche del Taoismo hanno influenzato poeti, letterati, pittori e affascinano oggi molti occidentali.

Per liberarsi dalle costrizioni sociali, i taoisti svolgono pellegrinaggi sulle montagne o in campagna. Già nel pensiero di Confucio, si trova questo intento di migliorare la vita sociale riavvicinando l'uomo alla natura.

Principi fondamentali

Taijitu, Yin e Yang

Il vuoto auspicato dal Taoismo è un vaso pronto per accogliere, un'indefinitezza multiforme e creativa, un fluido sorgente di vita, caos e brodo primordiale. Non si tratta - come in altre filosofie - di un allontanamento dalla realtà, di un distacco, in quanto il "saggio" taoista è prima di tutto concreto ed esperienziale (al punto che l'ascesi completa è trattata con divertita sufficienza in vari testi). Proprio per poter meglio agire nel mondo bisogna non essere subordinati agli oggetti ed alle convenzioni. Il vuoto come "non agire" ("wu wei") è astensione dal contenuto non necessario, non proprio. Una delle esortazioni ricorrenti è a "non forzare" (e parallelamente si ha anche il riconoscimento della guerra come non risolutiva). In quest'ottica "agnostica" vengono rigettate contemporaneamente sia le speculazioni metafisiche che il materialismo. Assai importante è anche la parallela rivalutazione della figura femminile, rispetto alla sua scarsa considerazione nella cultura cinese dell'epoca. Una leggenda narra anche che Lao Tse avesse appreso la sua arte da una donna.

C'è il vuoto nelle porte e nelle finestre che danno sulla strada, nei recipienti, nelle case, ci spiega Lao Zi (DDJ XI). È la parte Yin, il fondo oscuro delle vallate, il sesso femminile che solo combinato a quello maschile origina, moltiplica gli esseri (DDJ VI). In questo vuoto, che non è il vuoto teorico dei fisici, si trovano tutte le possibilità di esistenza. Il vuoto è fecondo. È solo grazie al bianco del foglio che l'inchiostro può ricreare con grazia e sincerità le montagne, le coste, gli alberi. Questa fecondità del vuoto è alla base del Dao De Jing e di tutto il pensiero taoista.

La vacuità di un cuore libero da tutte le preoccupazioni mondane, è l'aspirazione fondamentale delle comunità taoiste. Ci si può ritirare dal mondo per comprenderlo meglio, ma non è nè necessario nè sufficente. Per realizzare questa liberazione, per trovare il vuoto, uno dei mezzi importanti è l'utilizzo dei paradossi. Sono numerosi nel Dao De Jing: è senza uscire da noi stessi che veniamo a conoscenza del mondo, è non sapendo ciò che sappiamo, è quando agiamo meno che facciamo l'azione più efficace, ecc. L'obiettivo dei paradossi è far comprendere all'uomo la Via, tracciando dei fili logici.

Bisogna evitare di associare il Taoismo filosofico a soggettivismo, il cui soggetto è l'io, l'egocentrismo è ben lontano dall'ideale taoista, è considerato come un ulteriore costrizione della Natura e della spontaneità. Oggi il Taoismo non è più un relativismo integrale : rigetta i valori artificiali e ricerca quelli propri della Via, ovvero la disponibilità, l'agilità, la fecondità, ecc.

Il dualismo è concepito contemporaneamente come necessità e come illusione. Viene sottolineata la velleità di distinzioni fra causa ed effetto, quando il mutare delle cose è un continuo compenetrarsi e vicendevole rigenerarsi. Il famoso simbolo dello Yin e Yang illustra queste situazione con i semi di ciascun opposto piantati nell'altro, suggerendo di osservare le apparenti opposizioni da un livello superiore, e non costituisce banalmente una vuota esortazione alla pacifica convivenza (come invece nell'uso delle derivazioni confuciane o peggio ancora nella New Age): Yin-Yang non è il compromesso ma "lo stregone", l'oltre.

Il lasciar-fare

Stele funeraria in un tempio taoista di Canton

Un'idea politica ricorrente nel Dao De Jing è quella del lasciar-fare. Se si lascia fare la natura e i suoi diecimila esseri, essi crescono e si moltiplicano. se non si cerca di governare gli uomini, loro si organizzeranno nel modo migliore possibile. Quest'idea che può apparire come liberalitaria deve essere contestualizzata. Essa si fonda su un'antica credenza sciamanica, secondo cui se si lascia fare la natura, essa soddisferà l'uomo. La concezione della storia è già "postmoderna", nel senso che sono riconosciuti i limiti di una visione lineare e progressista delle vicende umane e si sottolinea amaramente il ripetersi degli stessi vecchi errori nei nuovi contesti, portatore quindi di una sorta di ciclicità statica. A questa è contrapposto l'ideale politico di una società conforme al Tao (che oggi diremmo libertaria, per quanto l'implicazione opposta sia tutt'altro che scontata), a sua volta stabile ed immutabile perché fluida e disgregatrice dei conflitti. Le due situazioni non devono essere confuse, "Il Ristagno e la Pace sono segni opposti per loro natura".

Le divinità

Il termine dio taoista può essere applicato per indicare il pantheon di divinità di una specifica scuola taoista, ma anche per indicare un pantheon "comune" assimilato soprattutto dalla religione tradizionale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Lista di divinità.

Dèi esclusivamente taoisti

Alcune scuole individuano alcune divinità attraverso i viaggi metafisici o cosmogonici. Queste divinità sono spesso venerate solo nelle singole scuole e non hanno una venerazione pubblica. Quando le divinità vengono conosciute dalla gente spesso vengono interpretate in modo differente, in base alla zona o alla corrente a cui il fedele fa riferimento. Ad esempio, tutti conoscono l'Imperatore di Giada e lo identificano con il dio del Cielo, sovrano delle altre divinità, la maggior parte lo venera e lo interpreta come l'antico dio celeste.

Il passaggio è più spesso inverso, ovvero divinità della religione popolare o di culti antichissimi vengono ripresi dal Taoismo. I Tre Puri, l'Imperatore di Giada, le Quattro Maestà, i Tre Guardiani. L'Imperatore Giallo e Xiwangmu (dèi stellari). Wenchangdijun, Zhenwudadi, Baoshengdadi (Xian e maestri divinizzati). I Ba Xian (Otto Immortali). Sono personaggi tipici della religione popolare che il Taoismo ha assimilato nei pantheon delle scuole, alcuni ne collocano l'origine in centro asia dove l'antico culto era stato abbandonato da tempo. Pangu, Xiwangmu, Huang Di e altri dèi hanno ritrovato un posto nel pantheon taoista. Gli dèi delle costellazioni, delle montagne e dei mari, e le divinità guaritrici, nonchè gli Xian e i maestri divinizzati. Lo stesso Lao Zi, è stato soggeto di santificazione.

Dèi non esclusivamente taoisti

Le scuole offrono l'opportunità alla religione popolare di essere assimilata dal Taoismo e di organizzarsi con rituali e feste. Le grandi divinità popolari che non sono solo buddhiste, sono dunque integrate nel loro pantheon, in cui possono essere oggetto di studi e interpretazioni. È naturale per gli dèi più conosciuti avere numerose interpretazioni e raffigurazioni. Una dea come Mazu, per esempio, è considerata taoista dalle scuole, che affermano che raggiunse lo stato di divinità dopo anni di studio del Tao. La dea è anche assimilata dal Buddhismo, nel quale ella raggiunse la divinità studiando i sutra. È spesso considerata anche l'incarnazione del Bodhisattva Avalokiteshvara, associato anche, sempre nel Buddhismo alla dea taoista Guanyin.

Il Taoismo moderno

I problemi del Taoismo con le autorità iniziarono con l'avvento della Repubblica Popolare Cinese. A partire dalla dinastia Ming, la sua immagine è lentamente degradata. Le scuole taoiste erano accusate di suscitare movimenti rivoluzionari. Liang Qichao (1873-1929), avvocato del rinnovo sociale della Cina, scrisse di essere "umiliato" dalla presenza del Taoismo nella storia cinese, "poiché il Paese non ne aveva tratto alcun vantaggio".

Il Movimento del 5 Maggio (1919) provocò un inizio della repressione. Nel 1920 una legge (a dire il vero poco applicata), proibì l'accesso ai templi dedicati alle divinità degli elementi e della natura. Solo i templi dedicati a personaggi illustri furono tutelati.

La prima repressione

I monaci del monte Wudang costituirono la terza armata rossa e molti taoisti diedero prova di patriottismo opponendosi all'invasione dei Giapponesi, ma tuttavia non furono ascoltati dai comunisti. Il monastero principale della scuola Zhengyi, sul monte Longhu, nel Jiangxi, fu incendiato nel 1948, e nel 1950 il patriarca si rifugiò a Taiwan. La politica generale delle religioni si applicherà a partire dal 1949 al Taoismo e alla religione tradizionale cinese: non vi fu una soppressione totale, ma proibizione delle nuove ordinazioni, repressione dei riti e chiusura dei locali di culto. Alcune sette furono dichiarate illegali e sopravvissero solo clandestinamente, ricorrendo a mezzi illeciti per guadagnare fondi. Nel 1956, alcune preziose statue di bronzo del monte Wudang furono fuse.

Con la nascita del Movimento per le tre autonomie destinato a porre fine alla dipendenza finanziaria, ideologica e amministrativa delle religioni cinesi, fu fondata nel 1957 l'Associazione Taoista Cinese. Il Governo decise di promuoverne la rinascita. Si spesero fondi per la ricostruzione e il restauro di templi e monasteri. nel 1961, le ricerche, le pubblicazioni e la formazione di un clero, furono promosse dal Presidente Chen Yingning, ma la Rivoluzione culturale interruppe fermamente tutte le operazioni in corso per il Taoismo e le altre religioni. Nel 1966 l’associazione fu scardinata, i templi nuovamente chiusi e requisiti, i chierici sollevati dal loro incarico. È il periodo della più feroce e spietata distruzione di templi e monasteri. 10.000 rotoli di antichissimi testi sacri al monastero Louguantai (樓觀台), nello Shaanxi, furono distrutti.

La rinascita dopo Mao

È nel 1979 sotto Deng Xiao-ping che viene riaperta una certa attività. L'Associazione Taoista, ricostituita nel Maggio 1980, pone la sua sede nel Baiyun Guan (白云观 tempio della Nuvola Bianca) di Pechino, tempio principale anche della scuola Quanzhen Dao, che riaprì nel 1984 tanto come luogo turistico quanto religioso. Le associazioni locali furono ricostituite a partire da qualche anziano maestro. Il primo centro di formazione teologica aprì nel 1984 al tempio della Nuvola Bianca, e ripresero anche le ordinazioni nel 1989. La scuola Zhengyi dovette aspettare il 1992 per essere legalmente riconosciuta e per vedere la propria sede, il monastero di Longhu, riaperta. Nel 1994, si contavano già 450 grandi templi e monasteri riaperti e ricostruiti (a oggi i templi sono circa 1.500), in parte grazie ai fondi donati dai taoisti. I più piccoli e caratteristici funzionano anche come luoghi turistici dove i visitatori vengono accolti dal clero.

Templi, monaci e preti devono tuttavia ancora oggi ottenere un'autorizzazione legale per praticare, e per celebrare cerimonie pubbliche.

Il primo incontro tra i chierici di Taiwan e cinesi - nonchè primo incontro tra le sette Quanzhen e Zhengyi nella storia del Taoismo - si svolse nel Settembre 1992 al tempio di Louguantai. In Novembre ebbe luogo la prima visita ufficiale di una delegazione taoista di Taiwan in Cina continentale.

Ricerche sul Taoismo hanno luogo nel dipartimento di studi sulle religioni dell'Accademia delle scienze sociali, in particolare a Pechino, Shanghai, nel Sichuan e nel Jiangsu. Delle istituzioni di ricerca sulla cultura taoista sono state fondate a Pechino (1989), Shanghai (1988) et Xi'an (1992). Il Taoismo cinese (Zhongguo Daojiao 中国道教), organo dell'Associazione, pubblica alcuni degli studi. Dal 1986 al 1993 è stato recuperato L'Essenziale delle scritture taoiste (DaozangJiyao 道藏輯要), estrapolato da oltre 3.000 testi risalenti alla dinastia Qing.

Influenze

La relativa vicinanza di temi rispetto al Buddhismo - pur nella sostanziale differenza di prospettive - ha fatto si che si creassero diverse commissioni fra le due fedi, talvolta persino con immissione di elementi religiosi e divinità. Il chè è avvenuto soprattutto sotto le dinastie Sui e Tang.

Il contatto del Buddismo con la tradizione Taoista ha portato alla creazione della famosa corrente del Buddhismo Zen, diffusa soprattutto in Giappone sincreticamente allo Shintoismo.

Oltre alla sua influenza sull'arte dell'Estremo Oriente, il Taoismo ha profondamente influenzato domini vari come la medicina, la politica, la religione tradizionale cinese, il Buddhismo, l'arte dei giardini, la cucina, la sessualità (considerata spesso come parte della medicina), le arti marziali, la filosofia, la letteratura, ecc. oggi, dopo mezzo secolo di repressione da parte dei comunisti, il Taoismo è nuovamente considerato come parte fondamentale della cultura del suo Paese d'origine. Oggi, inoltre, si fa sentire anche in Occidente, suscitando ideali come l'ecologia e l'estetica, ma anche come opzione per chi cerca un nuovo tipo di spiritualità.

Parte costitutiva assieme al Confucianesimo di una cultura tra le più antiche al mondo, ha contribuito alla formazione di un popolo che costituisce oggi un quarto dell'umanità. Represso a causa di correnti di pensiero ad esso direttamente attribuite, il Taoismo ha certamente rafforzato i suoi precetti: fluido come l'acqua, antico come il mare, difficile da descrivere a parole, impossibile da categorizzare, impregna e fertilizza ogni cosa tocchi e riappare dove nessuno si aspettava di vederlo.

Il Taoismo si è costituito nel corso dei secoli e si è adattato alle correnti di pensiero. Non ci sono dubbi ad esempio sul fatto che la meditazione taoista sia stata influenzata dallo Yoga induista e che l'estetica taoista, rimane tuttoggi permeata dalla filosofia antica.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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