Viaggio con Anita: differenze tra le versioni
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Il film è basato su un [[Trattamento (cinema)|trattamento]], scritto nel 1957 da [[Federico Fellini]] e [[Tullio Pinelli]], alla cui stesura ha contribuito anche [[Pier Paolo Pasolini]], che prendeva spunto dal viaggio effettuato l'anno precedente da Fellini, in occasione della morte del padre. <ref>Tullio Kezich, ''Federico: Fellini, la vita e i film'', Feltrinelli, Milano, 2002, pag. 186.</ref> Inedito in Italia - l'unica edizione disponibile è in lingua inglese <ref> Federico Fellini, "Moraldo in the city and A Journey with Anita", a cura di John C. Stubbs, University of Illinois Press, Urbana, 1983.</ref> - è uno dei tre grandi “viaggi”, assieme al [[Il_viaggio_di_G._Mastorna,_detto_Fernet|Mastorna]] e a [[Viaggio_a_Tulum|Tulum]], che Fellini non realizzò mai. |
Il film è basato su un [[Trattamento (cinema)|trattamento]], scritto nel 1957 da [[Federico Fellini]] e [[Tullio Pinelli]], alla cui stesura ha contribuito anche [[Pier Paolo Pasolini]], che prendeva spunto dal viaggio effettuato l'anno precedente da Fellini, in occasione della morte del padre. <ref>Tullio Kezich, ''Federico: Fellini, la vita e i film'', Feltrinelli, Milano, 2002, pag. 186.</ref> Inedito in Italia - l'unica edizione disponibile è in lingua inglese <ref> Federico Fellini, "Moraldo in the city and A Journey with Anita", a cura di John C. Stubbs, University of Illinois Press, Urbana, 1983.</ref> - è uno dei tre grandi “viaggi”, assieme al [[Il_viaggio_di_G._Mastorna,_detto_Fernet|Mastorna]] e a [[Viaggio_a_Tulum|Tulum]], che Fellini non realizzò mai. |
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Nel 1989, in un’intervista rilasciata a Virgilio Fantuzzi su Civiltà Cattolica, Fellini dichiarò: “Il soggetto cinematografico, forse il più bello che ho scritto, ma che poi non ho realizzato, s’intitolava ''Viaggio con Anita''. L’ho venduto tanti anni dopo, un po’ vergognosamente, a Grimaldi, che lo ha fatto realizzare a Monicelli, ma è diventato tutto un’altra cosa. Se ho un pentimento è riferito al fatto di non aver realizzato quel film”. |
Nel 1989, in un’intervista rilasciata a Virgilio Fantuzzi su [[La Civiltà Cattolica]], Fellini dichiarò: “Il soggetto cinematografico, forse il più bello che ho scritto, ma che poi non ho realizzato, s’intitolava ''Viaggio con Anita''. L’ho venduto tanti anni dopo, un po’ vergognosamente, a Grimaldi, che lo ha fatto realizzare a Monicelli, ma è diventato tutto un’altra cosa. Se ho un pentimento è riferito al fatto di non aver realizzato quel film”. |
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Nel 2012 è uscito un film liberamente ispirato a questo testo: ''Anita'' di Luca Magi, presentato in concorso al [[Torino Film Festival]]. |
Nel 2012 è uscito un film liberamente ispirato a questo testo: [[Anita_(film)|''Anita'']] di Luca Magi, presentato in concorso al 30° [[Torino Film Festival]]. |
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== Note == |
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Versione delle 16:00, 28 gen 2013
{{{titolo italiano}}} | |
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Paese di produzione | Italia |
Durata | 115 min |
Genere | drammatico |
Regia | Mario Monicelli |
Soggetto | Tullio Pinelli |
Sceneggiatura | Mario Monicelli, Leo Benvenuti, Paul D. Zimmerman, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi |
Produttore | Alberto Grimaldi |
Fotografia | Tonino Delli Colli |
Montaggio | Ruggero Mastroianni |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Lorenzo Baraldi |
Costumi | Vittoria Guaita |
Interpreti e personaggi | |
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Viaggio con Anita è un film del 1978 diretto da Mario Monicelli.
Il film è basato su un trattamento, scritto nel 1957 da Federico Fellini e Tullio Pinelli, alla cui stesura ha contribuito anche Pier Paolo Pasolini, che prendeva spunto dal viaggio effettuato l'anno precedente da Fellini, in occasione della morte del padre. [1] Inedito in Italia - l'unica edizione disponibile è in lingua inglese [2] - è uno dei tre grandi “viaggi”, assieme al Mastorna e a Tulum, che Fellini non realizzò mai.
Nel 1989, in un’intervista rilasciata a Virgilio Fantuzzi su La Civiltà Cattolica, Fellini dichiarò: “Il soggetto cinematografico, forse il più bello che ho scritto, ma che poi non ho realizzato, s’intitolava Viaggio con Anita. L’ho venduto tanti anni dopo, un po’ vergognosamente, a Grimaldi, che lo ha fatto realizzare a Monicelli, ma è diventato tutto un’altra cosa. Se ho un pentimento è riferito al fatto di non aver realizzato quel film”.
Nel 2012 è uscito un film liberamente ispirato a questo testo: Anita di Luca Magi, presentato in concorso al 30° Torino Film Festival.