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Pellestrina: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|l'omonimo centro abitato|Pellestrina (Venezia)}}
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'''Pellestrina''' è un'isola della [[Laguna Veneta]] e rappresenta il più meridionale e il più stretto dei tre litorali che dividono la laguna dal [[mare Adriatico]]. Il suo territorio è compreso nella [[Municipalità di Lido-Pellestrina]].
'''Pellestrina''' è un'isola della [[Laguna Veneta]] e rappresenta il più meridionale e il più stretto dei litorali che dividono la laguna dal [[mare Adriatico]]. Il suo territorio è compreso nella [[Municipalità di Lido-Pellestrina]].


== Geografia ==
== Geografia ==
Analogamente al [[Lido di Venezia|Lido]], l'isola si allunga da sud a nord per {{m|11|ul=km}}, ma si presenta molto più stretta infatti è larga da un minimo di solo {{m|23|ul=m}} a un massimo di 1,2 km. Tra i due litorali si trova il [[porto di Malamocco]], mentre è divisa da [[Chioggia]] (a cui è molto legata storicamente e culturalmente) dal [[Porto di Chioggia]]. Il versante orientale, quello che dà sull'Adriatico, è rinforzato dai noti [[Murazzi (Venezia)|murazzi]].
Analogamente al [[Lido di Venezia|Lido]], l'isola si allunga da sud a nord per {{m|11|ul=km}}, ma si presenta molto più stretta infatti è larga da un minimo di solo {{m|23|ul=m}} a un massimo di {{M|1.2|u=km}}. Tra i due litorali si trova il [[porto di Malamocco]], mentre è divisa da [[Chioggia]] (a cui è legata storicamente e culturalmente) dal [[Porto di Chioggia]]. Il versante orientale, quello che dà sull'Adriatico, è rinforzato dalla diga dei [[Murazzi (Venezia)|murazzi]].


Oltre i murazzi fino ad un recente passato l'erosione aveva lasciato solo una semplice scogliera, finché attraverso un sistema di pennelli trasversali posti ad intervalli regolari è stato ripristinato l'ambiente originale, con un'ampia spiaggia sabbiosa che ha praticamente raddoppiato la superficie dell'isola.
Oltre i murazzi, fino ad un recente passato l'erosione aveva lasciato solo una semplice scogliera, finché, attraverso un sistema di pennelli trasversali posti ad intervalli regolari, è stato ripristinato l'ambiente originale, con un'ampia spiaggia sabbiosa che ha praticamente raddoppiato la superficie dell'isola.


All'estremo sud si trova Ca' Roman, dove la Provincia di Venezia, nel 2012, ha istituito una Riserva Regionale di Interesse Locale gestita in collaborazione con il Comune di Venezia e [[Lipu]].
All'estremo sud si trova [[Ca' Roman]], dove la Provincia di Venezia, nel 2012, ha istituito una Riserva Regionale di Interesse Locale, gestita in collaborazione con il Comune di Venezia e [[Lipu]].
[[File:Toulouse - Bazacle - Larus michahellis - 2013-02-17 - 2.jpg|sinistra|miniatura|Un gabbiano reale mediterraneo (''[[Larus michahellis]]''), l'uccello più diffuso della laguna di Venezia.]]


=== Geografia antropica ===
=== Geografia antropica ===
Vi sorgono diverse località abitate, per un totale di 4.101<ref name=statistica/> residenti.
Vi sorgono diverse località abitate, per un totale di 4.101<ref name=statistica/> residenti.


I principali centri sono [[Pellestrina (paese)|Pellestrina paese]] (2.791<ref name=statistica/> ab.), all'estremità meridionale, e [[San Pietro in Volta]] (1.206<ref name=statistica>{{Cita web |url=http://194.243.104.170/servstat_ana/mappa4_01.htm |titolo=Statistica Comune di Venezia |accesso=26 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130911073915/http://194.243.104.170/servstat_ana/mappa4_01.htm |dataarchivio=11 settembre 2013 |urlmorto=sì }}</ref> ab.), verso la parte opposta. Altre località sono Santa Maria del Mare (all'estremità settentrionale), Portosecco (tra San Pietro in Volta e Pellestrina) e Roman dove vi è una riserva naturale del [[Lega Italiana Protezione Uccelli|Lipu]]
I principali centri sono [[Pellestrina (paese)|Pellestrina paese]] ({{formatnum:2791}}<ref name=statistica/> ab.), all'estremità meridionale, e [[San Pietro in Volta]] ({{formatnum:1206}}<ref name=statistica>{{Cita web |url=http://194.243.104.170/servstat_ana/mappa4_01.htm |titolo=Statistica Comune di Venezia |accesso=26 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130911073915/http://194.243.104.170/servstat_ana/mappa4_01.htm |urlmorto=sì }}</ref> ab.), verso la parte opposta. Altre località sono Santa Maria del Mare (all'estremità settentrionale), Portosecco (tra San Pietro in Volta e Pellestrina) e Ca' Roman, dove vi è una riserva naturale del [[Lega Italiana Protezione Uccelli|Lipu]].


== Storia ==
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Repubblica di Venezia}}
{{Vedi anche|Storia della Repubblica di Venezia}}
L'origine del toponimo è ancora incerta. L'[[Dante Olivieri|Olivieri]] lo mette in relazione con [[Filisto di Siracusa|Filisto]] (in [[Lingua greca|greco]] Φίλιστος), generale e storico di [[Siracusa]] che, esiliato ad [[Adria]], avrebbe fatto scavare dei canali che mettevano in comunicazione l'[[Adige]] e la [[Laguna Veneta]], che allora si estendeva anche in questa zona (le ''[[Filistina|fossae Philistinae]]''). Prima di lui, il [[Jacopo Filiasi|Filiasi]] ricordava che anticamente le fosse erano dette anche ''Pistrine'', ''Pelestrine'' e ''Pilistine'' da cui, in ultima, il nome attuale. Un'altra versione, più popolareggiante, lo fa derivare da ''pelle strana'', come era quella degli abitanti, pescatori costretti a lavorare tutto il giorno in barca.
L'origine del toponimo è ancora incerta. L'[[Dante Olivieri|Olivieri]] lo mette in relazione con [[Filisto di Siracusa|Filisto]] (in [[Lingua greca|greco]] Φίλιστος), generale e storico di [[Siracusa]] che, esiliato ad [[Adria]], avrebbe fatto scavare dei canali che mettevano in comunicazione l'[[Adige]] e la [[Laguna Veneta]], che allora si estendeva anche in questa zona (le ''[[Filistina|fossae Philistinae]]''). Prima di lui, il [[Jacopo Filiasi|Filiasi]] ricordava che anticamente le fosse erano dette anche ''Pistrine'', ''Pelestrine'' e ''Pilistine'' da cui, in ultima, il nome attuale. Un'altra versione, più popolareggiante, lo fa derivare da ''pelle strina'' (strinata, bruciata), come era quella degli abitanti, pescatori costretti a lavorare tutto il giorno in barca.


L'isola di Pellestrina fu abitata stabilmente, come tutti gli altri centri della laguna, in seguito alle invasioni barbariche che costrinsero le popolazioni dell'entroterra a rifugiarsi in luoghi più sicuri. Forse in origine abitata da umili pescatori, all'inizio VI secolo vi si stabilirono definitivamente i Padovani fuggiti da Monselice<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni Battista Maria|cognome=CONTARINI|titolo=I Lidi veneti difesi dalla Santiss. Vergine, o sia Storia della immagine, chiesa, e convento della B. Vergine di Pellestrina, etc|url=https://books.google.it/books?id=yB9hAAAAcAAJ&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q&f=false|accesso=2017-03-25|data=1745-01-01|lingua=it}}</ref>. Il centro principale fu anticamente [[Albiola]], citata per la prima volta in un documento dell'[[840]], che sorgeva presso l'attuale [[San Pietro in Volta]]. Allora il litorale era diviso in due dal suo porto, che corrispondeva alla foce del ''Medoacus Minor'', antico ramo del [[Brenta (fiume)|Brenta]]: a nord si aveva il lido di Albiola e a sud quello di Pellestrina.
L'isola di Pellestrina fu abitata stabilmente, come tutti gli altri centri della laguna, in seguito alle invasioni barbariche che costrinsero le popolazioni dell'entroterra a rifugiarsi in luoghi più sicuri. Forse in origine abitata da umili pescatori ma all'inizio del VI secolo vi si stabilirono definitivamente i Padovani fuggiti da Monselice<ref>{{Cita libro|nome=Giovanni Battista Maria|cognome=CONTARINI|titolo=I Lidi veneti difesi dalla Santiss. Vergine, o sia Storia della immagine, chiesa, e convento della B. Vergine di Pellestrina, etc|url=https://books.google.it/books?id=yB9hAAAAcAAJ&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q&f=false|accesso=25 marzo 2017|data=1º gennaio 1745|lingua=it}}</ref>. Il centro principale fu anticamente [[Albiola]], citata per la prima volta in un documento dell'[[840]], che sorgeva presso l'attuale [[San Pietro in Volta]]. Allora il litorale era diviso in due dal suo porto, che corrispondeva alla foce del ''Medoacus Minor'', antico ramo del [[Brenta (fiume)|Brenta]]: a nord si aveva il lido di Albiola e a sud quello di Pellestrina.


Per una serie di eventi in gran parte incerti, Albiola decadde e il porto naturale su cui sorgeva si interrò (da cui l'attuale toponimo ''Portosecco''), unendo così le due isole.
Per una serie di eventi in gran parte incerti, Albiola decadde e il porto naturale su cui sorgeva si interrò (da cui l'attuale toponimo ''Portosecco''), unendo così le due isole.


Gli abitati successivi, sorti più internamente all'isola, furono completamente distrutti durante la [[Guerra di Chioggia]], ma il 1º luglio del [[1380]] il doge [[Andrea Contarini]] ne avviò la ricostruzione.
Gli abitati successivi, sorti più internamente all'isola, furono completamente distrutti durante la [[Guerra di Chioggia]], ma il 1º luglio del [[1380]] il doge [[Andrea Contarini]] ne avviò la ricostruzione.
Ad oggi i cognomi più diffusi dell'isola, ''Busetto'', ''Vianello'', ''Zennaro'' e ''Scarpa'' sono anche i quattro ''sestieri'' in cui, da Sud a Nord, si divide Pellestrina paese.[[File:Venezia - Murazzi Pellestrina.jpg|miniatura|Murazzi di Pellestrina|alt=|sinistra]]
Ad oggi i cognomi più diffusi dell'isola, ''Busetto'', ''Vianello'', ''Zennaro'' e ''Scarpa'', sono anche i quattro ''sestieri'' in cui, da Sud a Nord, si divide Pellestrina paese.
[[File:Mouette rieuse (Black-headed Gull) Chroicocephalus ridibundus.jpg|miniatura|Il gabbiano comune ([[Chroicocephalus ridibundus|''Chroicocephalus ridibundus'']]), un'altra specie molto comune a Pellestrina.]]
Nel XVIII secolo furono completati i [[Murazzi (Venezia)|Murazzi]] un'imponente [[diga]] in [[pietra d'Istria]], costruita dalla [[Repubblica di Venezia]] per [[Costa#Difesa del litorale|difendere]] gli argini della [[Laguna di Venezia|laguna]] dall'erosione del mare. Andarono a sostituire le precedenti ''palade'', delle palafitte riempite di sassi, la cui durata era assai breve.


<br />[[File:Venezia - Murazzi Pellestrina.jpg|miniatura|Murazzi di Pellestrina|alt=|sinistra]]Nel XVIII secolo furono completati i [[Murazzi (Venezia)|Murazzi]], un'imponente [[diga]] in [[pietra d'Istria]] costruita dalla [[Repubblica di Venezia]] per [[Costa#Difesa del litorale|difendere]] gli argini della [[Laguna di Venezia|laguna]] dall'erosione del mare. Andarono a sostituire le precedenti ''palade'', delle palafitte riempite di sassi, la cui durata era assai breve.
[[Alluvione di Venezia del 4 novembre 1966|Il 4 novembre 1966]] si verificò la più elevata acqua alta mai registrata a [[Venezia]] e i murazzi di Pellestrina, un ciclopico muro di blocchi di pietra, largo 12 metri e altro 5 sul livello del mare non resistettero all'attacco delle onde e furono squarciati in più punti. Gli abitanti dell'isola fuggirono in barca verso il Lido. Il [[12 novembre 2019]] per via di forti piogge e maltempo si rivive un caso analogo al novembre 1966 con acqua alta e conseguente isolamento dalla terra ferma. Il presidente [[Giuseppe Conte ]] si è recato sul posto in appoggio morale alla popolazione.


Il [[Alluvione di Venezia del 4 novembre 1966|4 novembre 1966]] si verificò la più elevata acqua alta mai registrata a [[Venezia]] e i murazzi di Pellestrina, un ciclopico muro di blocchi di pietra largo 12 metri e alto 5 metri sul livello del mare, non resistettero all'attacco delle onde e furono squarciati in più punti. Gli abitanti dell'isola fuggirono in barca verso il Lido. Il 12 novembre 2019, per via di forti piogge e maltempo, si è rivissuto un caso analogo al novembre 1966, con acqua alta e conseguente isolamento dalla terraferma. Il presidente [[Giuseppe Conte]] si è recato sul posto in appoggio morale alla popolazione.
L'isola coincise con il territorio del Comune di Pellestrina, soppresso nel [[1920]] e integrato a Venezia.


L'isola coincide con il territorio del Comune di Pellestrina, soppresso nel [[1920]] e integrato a Venezia.
Nel [[1944]] al largo delle sue coste fu affondato da aerei [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] il [[piroscafo]] ''[[Giudecca (piroscafo)|Giudecca]]''. La popolazione partecipò al soccorso dei sopravvissuti e al recupero delle salme.

Nel [[1944]], al largo delle sue coste, fu affondato da aerei [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] il [[piroscafo]] ''[[Giudecca (piroscafo)|Giudecca]]''. La popolazione partecipò al soccorso dei sopravvissuti e al recupero delle salme.


== Trasporti ==
== Trasporti ==
Via di comunicazione principale è la ''Strada Comunale dei Murazzi'', che percorre l'isola per tutta la sua lunghezza: è questa il percorso dell'unico autobus ( [[Actv]] linea 11: Pellestrina-Lido). All'estremità settentrionale, in località Santa Maria del Mare parte e arriva il traghetto (passeggeri, auto ed autobus) che collega l'isola al [[Lido di Venezia|Lido]], mentre l'estremità meridionale è collegata tramite vaporetto (per soli passeggeri e biciclette) a [[Chioggia]] con fermata a Ca' Roman.
Via di comunicazione principale è la ''Strada Comunale dei Murazzi'', che percorre l'isola per tutta la sua lunghezza: è questa il percorso dell'unico autobus ([[Actv]] linea 11: Pellestrina-Lido). All'estremità settentrionale, in località Santa Maria del Mare, parte e arriva il traghetto (passeggeri, auto e autobus) che collega l'isola al [[Lido di Venezia|Lido]], mentre l'estremità meridionale è collegata tramite vaporetto (per soli passeggeri e biciclette) a [[Chioggia]] con fermata a Ca' Roman.


Dal 6 luglio 2014, la società Terminal Fusina Venezia ha istituito, in via sperimentale, una tratta domenicale tra punta Fusina - storico ingresso a Venezia dalla terraferma - e San Pietro in Volta, collegando così la Riviera del Brenta all'isola lagunare<ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/03/news/un-collegamento-diretto-tra-fusina-a-pellestrina-1.9532957 Un collegamento diretto tra Fusina a Pellestrina - Cronaca - La Nuova di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Dal 6 luglio 2014, la società Terminal Fusina Venezia ha istituito, in via sperimentale, una tratta domenicale tra punta Fusina - storico ingresso a Venezia dalla terraferma - e San Pietro in Volta, collegando così la Riviera del Brenta all'isola lagunare<ref>{{Cita web |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/03/news/un-collegamento-diretto-tra-fusina-a-pellestrina-1.9532957 |titolo=Un collegamento diretto tra Fusina a Pellestrina - Cronaca - La Nuova di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=7 luglio 2014 |dataarchivio=14 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714182822/http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/03/news/un-collegamento-diretto-tra-fusina-a-pellestrina-1.9532957 |urlmorto=sì }}</ref>.


== Feste e manifestazioni ==
== Feste e manifestazioni ==
*Festa di Sant'Antonio, 12 giugno
*Festa di Sant'Antonio, 13 giugno
*Festa di San Pietro in Volta, dal 27 al 30 giugno
*Festa di San Pietro in Volta, dal 27 al 30 giugno
*Festa della Madonna dell'Apparizione, 4 agosto
*Festa della Madonna dell'Apparizione, 4 agosto
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== Sport ==
== Sport ==
Nell'isola vengo praticati diversi sport. Le società calcistiche sono l'U.S.D. Pellestrina e l'A.S.D. Nuovo San Pietro .
Nell'isola vengono praticati diversi sport. Le società calcistiche sono l'U.S.D. Pellestrina e l'A.S.D. Nuovo San Pietro.


Molto praticata è la [[Voga veneta]] che viene svolta dalla Remiera Pellestrina. Nel 1956 Venezia vinse il palio delle repubbliche marinare con un equipaggio composto da 8 vogatori di Pellestrina.
Molto praticata è la [[Voga veneta]] che viene svolta dalla Remiera Pellestrina. Nel 1956 Venezia vinse il palio delle repubbliche marinare con un equipaggio composto da 8 vogatori di Pellestrina.
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Vengono inoltre svolte attività di immersione nella zona delle [[tegnue]] affioramenti rocciosi naturali formatisi nell'alto Adriatico chiamate in tale modo per la capacità di trattenere e rompere le reti da pesca.
Vengono inoltre svolte attività di immersione nella zona delle [[tegnue]] affioramenti rocciosi naturali formatisi nell'alto Adriatico chiamate in tale modo per la capacità di trattenere e rompere le reti da pesca.
[[File:Larus melanocephalus.jpg|sinistra|miniatura|Il gabbiano corallino (''[[Ichthyaetus melanocephalus]]'') si riconosce per le ali candide e il becco rosso corallo.]]
[[File:Larus melanocephalus.jpg|sinistra|miniatura|Il gabbiano corallino (''[[Ichthyaetus melanocephalus]]'') si riconosce per le ali candide, completamente bianche.]]
[[File:Corvus cornix no.JPG|miniatura|Le cornacchie grigie (''[[Corvus cornix]]'') sono estremamente adattabili e spesso cercano il cibo nella spiaggia.]][[File:Calidris alba running 6.jpg|miniatura|Il piovanello tridattilo (''[[Calidris alba]]'') arriva in laguna in inverno e talvolta vi rimane per l'inizio della primavera.]]
[[File:Corvus cornix no.JPG|miniatura|Le cornacchie grigie (''[[Corvus cornix]]'') sono estremamente adattabili e spesso cercano il cibo nella spiaggia.]]

== Ambiente ==
== Ambiente ==
Le specie di uccelli più comuni nell'isola di Pellestrina sono il [[Larus michahellis|gabbiano reale mediterraneo]], il [[Chroicocephalus ridibundus|gabbiano comune]], la [[Corvus cornix|cornacchia grigia]], la [[Pica pica|gazza]], il [[Columba palumbus|colombaccio]], il [[Turdus merula|merlo]], lo [[Sturnus vulgaris|storno]], la [[Passer italiae|passera d'Italia]] e la [[Motacilla alba|ballerina bianca]].
Le specie di uccelli più comuni nell'isola di Pellestrina sono il [[Larus michahellis|gabbiano reale mediterraneo]], il [[Chroicocephalus ridibundus|gabbiano comune]], la [[Corvus cornix|cornacchia grigia]], la [[Pica pica|gazza]], il [[Columba palumbus|colombaccio]], il [[Turdus merula|merlo]], lo [[Sturnus vulgaris|storno]], la [[Passer italiae|passera d'Italia]] e la [[Motacilla alba|ballerina bianca]].


=== Uccelli di mare e limicoli ===
=== Uccelli di mare e limicoli ===
[[File:Charadrius alexandrinus - Kentish Plover 01.jpg|sinistra|miniatura|Il fratino ([[Charadrius alexandrinus|''Charadrius alexandrinus'']]), mimetizzato dal colore della sabbia, corre sempre lungo la linea di marea.]]
[[File:Charadrius alexandrinus - Kentish Plover 01.jpg|sinistra|miniatura|Il fratino (''[[Charadrius alexandrinus]]''), mimetizzato dal colore della sabbia, corre sempre lungo la linea di marea.]]
[[File:Calidris alba running 6.jpg|miniatura|Il piovanello tridattilo (''[[Calidris alba]]'') arriva in laguna in inverno e talvolta vi rimane per l'inizio della primavera.]]
[[File:Sternula albifrons 2 - Little Swanport.jpg|miniatura|Il fraticello (''[[Sternula albifrons]]'') è la più piccola delle sterne; è comune a Pellestrina anche come nidificante.]]
[[File:Haematopus ostralegus He2.jpg|sinistra|miniatura|La beccaccia di mare (''[[Haematopus ostralegus]]'') è in aumento nella laguna di Venezia; è comune lungo le spiagge.]]
[[File:Haematopus ostralegus He2.jpg|sinistra|miniatura|La beccaccia di mare (''[[Haematopus ostralegus]]'') è in aumento nella laguna di Venezia; è comune lungo le spiagge.]]
[[File:Sternula albifrons 2 - Little Swanport.jpg|miniatura|Il fraticello ([[Sternula albifrons|''Sternula albifrons'']]) è la più piccola delle sterne; è comune a Pellestrina anche come nidificante.]]
[[File:Thalasseus sandvicensis - Sandwich Tern 07.jpg|miniatura|Il beccapesci ([[Thalasseus sandvicensis|''Thalasseus sandvicensis'']]) è comune, in laguna e in mare, in primavera e in estate.]]
[[File:Egretta garzetta - Little egret 04.jpg|sinistra|miniatura|La garzetta (''[[Egretta garzetta]]'') è tra gli uccelli stanziali più comuni nella laguna veneta.]]
[[File:Egretta garzetta - Little egret 04.jpg|sinistra|miniatura|La garzetta (''[[Egretta garzetta]]'') è tra gli uccelli stanziali più comuni nella laguna veneta.]]
[[File:Scops Owl (Otus scops), Kalloni, Lesvos, Greece, 19.04.2015 (16773748434).jpg|sinistra|miniatura|L'assiolo (''[[Otus scops]]''), estivante, si fa rintracciare nella notte con il suo tipico verso, un ''chiù'' ripetuto più volte.]]
[[File:Streptopelia turtur on a branch.jpg|miniatura|La tortora selvatica ([[Streptopelia turtur|''Streptopelia turtur'']]), considerata rara, è diffusa a Pellestrina come specie estivante.]]
[[File:Shag (Phalacrocorax aristotelis) (3).jpg|miniatura|Il marangone dal ciuffo (''[[Phalacrocorax aristotelis]]'') è solo costiero e non frequenta i corsi interni.]]
[[File:Shag (Phalacrocorax aristotelis) (3).jpg|miniatura|Il marangone dal ciuffo (''[[Phalacrocorax aristotelis]]'') è solo costiero e non frequenta i corsi interni.]]
[[File:Hirundo rustica 98779993.jpg|sinistra|miniatura|In laguna le rondini ([[Hirundo rustica|''Hirundo rustica'']]) volano a pelo d'acqua e riposano nelle corde delle barche.]]
[[File:Hirundo rustica 98779993.jpg|sinistra|miniatura|In laguna le rondini (''[[Hirundo rustica]]'') volano a pelo d'acqua e riposano nelle corde delle imbarcazioni.]]
[[File:Thalasseus sandvicensis - Sandwich Tern 07.jpg|miniatura|Il beccapesci (''[[Thalasseus sandvicensis]]'') è comune, in laguna e in mare, in primavera e in estate.]]
A Pellestrina gli uccelli sono rappresentati per la maggior parte da [[Larinae|gabbiani]] e altre specie adattate alla vita acquatica. La specie senza dubbio più diffusa è il [[Larus michahellis|gabbiano reale mediterraneo]], il grosso gabbiano che tutti conoscono; anche il [[Chroicocephalus ridibundus|gabbiano comune]], decisamente più piccolo, è molto diffuso. Molto spesso arrivano in spiaggia e in laguna grandi stormi del candido [[Ichthyaetus melanocephalus|gabbiano corallino]], sempre più comune. Specie di gabbiano decisamente più rare e occasionali sono il [[Chroicocephalus genei|gabbiano roseo]], il [[Larus argentatus|gabbiano reale nordico]], la [[Larus canus|gavina]], lo [[Larus fuscus|zafferano]], il [[Larus cachinnans|gabbiano reale pontico]] e il [[Hydrocoloeus minutus|gabbianello]]. Tra le [[Sterninae|sterne]], particolarmente importante è la presenza del [[Sternula albifrons|fraticello]], del [[Thalasseus sandvicensis|beccapesci]] e della [[Sterna hirundo|sterna comune]]; più rare la [[Gelochelidon nilotica|sterna zampenere]] e la [[Hydroprogne caspia|sterna maggiore]]. Tra i limicoli, la specie più emblematica è la [[Haematopus ostralegus|beccaccia di mare]], o ostrichiere, comune sia in laguna sia lungo la spiaggia. In spiaggia e nelle dune nidifica da diversi anni il [[Charadrius alexandrinus|fratino]], specie la cui presenza è molto importante perché in pericolo di estinzione. Oltre al fratino, lungo la battigia corrono anche i piovanelli, tra cui il [[Calidris alba|piovanello tridattilo]].
A Pellestrina gli uccelli sono rappresentati per la maggior parte da [[Larinae|gabbiani]] e altre specie adattate alla vita acquatica. La specie senza dubbio più diffusa è il [[Larus michahellis|gabbiano reale mediterraneo]], il grosso gabbiano che tutti conoscono; anche il [[Chroicocephalus ridibundus|gabbiano comune]], decisamente più piccolo, è molto diffuso. Molto spesso arrivano in spiaggia e in laguna grandi stormi del candido [[Ichthyaetus melanocephalus|gabbiano corallino]], sempre più comune. Specie di gabbiano decisamente più rare e occasionali sono il [[Chroicocephalus genei|gabbiano roseo]], il [[Larus argentatus|gabbiano reale nordico]], la [[Larus canus|gavina]], lo [[Larus fuscus|zafferano]], il [[Larus cachinnans|gabbiano reale pontico]] e il [[Hydrocoloeus minutus|gabbianello]]. Tra le [[Sterninae|sterne]], particolarmente importante è la presenza del [[Sternula albifrons|fraticello]], del [[Thalasseus sandvicensis|beccapesci]] e della [[Sterna hirundo|sterna comune]]; più rare la [[Gelochelidon nilotica|sterna zampenere]] e la [[Hydroprogne caspia|sterna maggiore]]. Tra i limicoli, la specie più emblematica è la [[Haematopus ostralegus|beccaccia di mare]], o ostrichiere, comune sia in laguna sia lungo la spiaggia. In spiaggia e nelle dune nidifica da diversi anni il [[Charadrius alexandrinus|fratino]], specie la cui presenza è molto importante perché in pericolo di estinzione. Oltre al fratino, lungo la battigia corrono anche i piovanelli, tra cui il [[Calidris alba|piovanello tridattilo]].


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Tra gli ardeidi, la [[Egretta garzetta|garzetta]] e l'[[Ardea cinerea|airone cenerino]] sono molto comuni in laguna. Comuni anche gli svassi, come l'elegante [[Podiceps cristatus|svasso maggiore]] e lo [[Podiceps nigricollis|svasso piccolo]], molto comune come svernante. Per quanto riguarda i cormorani, sono rappresentati da tre specie: il comune [[Phalacrocorax carbo|cormorano]], la specie più diffusa, dal mare alla laguna, il [[Phalacrocorax aristotelis|marangone dal ciuffo]], esclusivamente marino, e il più piccolo [[Microcarbo pygmeus|marangone minore]], di recente rilevazione in laguna e nei corsi d'acqua paludosi.
Tra gli ardeidi, la [[Egretta garzetta|garzetta]] e l'[[Ardea cinerea|airone cenerino]] sono molto comuni in laguna. Comuni anche gli svassi, come l'elegante [[Podiceps cristatus|svasso maggiore]] e lo [[Podiceps nigricollis|svasso piccolo]], molto comune come svernante. Per quanto riguarda i cormorani, sono rappresentati da tre specie: il comune [[Phalacrocorax carbo|cormorano]], la specie più diffusa, dal mare alla laguna, il [[Phalacrocorax aristotelis|marangone dal ciuffo]], esclusivamente marino, e il più piccolo [[Microcarbo pygmeus|marangone minore]], di recente rilevazione in laguna e nei corsi d'acqua paludosi.
[[File:White Wagtail (18359395402).jpg|miniatura|La ballerina bianca (''[[Motacilla alba]]'') si muove tra gli scogli, lungo la spiaggia e tra le barche nella laguna.]]
[[File:White Wagtail (18359395402).jpg|miniatura|La ballerina bianca (''[[Motacilla alba]]'') si muove tra gli scogli, lungo la spiaggia e tra le barche nella laguna.]]
=== Rapaci ===
I rapaci più comuni lungo Pellestrina sono lo [[Accipiter nisus|sparviere]], diurno e svernante, e l'[[Otus scops|assiolo]], notturno ed estivante. Il primo, legato principalmente ai boschi degli Alberoni e di Ca' Roman, in inverno è di passo a Pellestrina, mentre il secondo è difficile da vedere ma rintracciabile per il tipico verso notturno: un ''chiù'' ripetuto. Tra le specie stanziali si segnalano anche il [[gheppio]] e il [[Circus aeruginosus|falco di palude]] tra i diurni e la [[Athene noctua|civetta]] tra i notturni, e occasionalmente specie più rare come il [[Pernis apivorus|falco pecchiaiolo]], il [[Falco peregrinus|falco pellegrino]] e il [[Pandion haliaetus|falco pescatore]]. Nei boschi di Ca' Roman vive il [[Asio otus|gufo comune]] e - raramente - il [[Asio flammeus|gufo di palude]].

=== Passeriformi ===
=== Passeriformi ===
[[File:Passerotto (Passer italiae) - Italian sparrow, Stresa, Italia, 08.2018 (2).jpg|sinistra|miniatura|La passera d'Italia ([[Passer italiae|''Passer italiae'']]), ormai rara, sopravvive con alcune popolazioni nell'isola di Pellestrina.]]
[[File:Passerotto (Passer italiae) - Italian sparrow, Stresa, Italia, 08.2018 (2).jpg|sinistra|miniatura|La passera d'Italia (''[[Passer italiae]]''), ormai rara, sopravvive con alcune popolazioni nell'isola di Pellestrina.]]
Trattandosi di una stretta striscia di terra a contatto con il mare e la laguna, a Pellestrina sono decisamente più rare le specie tipiche dei boschi di "terraferma", come picchi, fringuelli, cince e ghiandaie, ma più abbondanti specie adattate all'ambiente acquatico, come la [[Motacilla alba|ballerina bianca]]. I Passeriformi più comuni lungo Pellestrina sono la [[Pica pica|gazza]], estremamente abbondante dalla spiaggia alla città, e la [[Corvus cornix|cornacchia grigia]]. Nelle case e nei giardini di Pellestrina, inoltre, è ancora abbastanza comune la [[Passer italiae|passera d'Italia]], un uccellino una volta diffusissimo nelle città di tutta Italia e oggi quasi sparito, anche dal centro storico di Venezia. Nei giardini sono abbondanti anche il [[Turdus merula|merlo]] e lo [[Sturnus vulgaris|storno]], molto comuni anche come nidificanti. In inverno i cespugli e le siepi sono abitati dal [[Erithacus rubecula|pettirosso]]. In primavera sono estremamente comuni le [[Hirundo rustica|rondini]] e i [[Apus apus|rondoni]]. Le rondini in particolare, solite volare sulla laguna a pelo d'acqua, nidificano volentieri nei tetti e anche negli "imbarcaderi", con i nidi a spiovere sulla laguna. Talvolta in spiaggia, lungo le dune sabbiose, si alimentano dei semi delle piante piccoli gruppi di [[Carduelis carduelis|cardellini]].[[File:Podarcis sicula taking morning sunbath (Italian wall lizard).jpg|sinistra|miniatura|La lucertola campestre (''[[Podarcis siculus]]''), legata a clima secco, si rifugia tra gli arbusti delle dune sabbiose.]]
Trattandosi di una stretta striscia di terra a contatto con il mare e la laguna, a Pellestrina sono decisamente più rare le specie tipiche dei boschi di "terraferma", come picchi, fringuelli, cince e ghiandaie, ma più abbondanti specie adattate all'ambiente acquatico, come la [[Motacilla alba|ballerina bianca]]. I Passeriformi più comuni lungo Pellestrina sono la [[Pica pica|gazza]], estremamente abbondante dalla spiaggia alla città, e la [[Corvus cornix|cornacchia grigia]]. Nelle case e nei giardini di Pellestrina, inoltre, è ancora abbastanza comune la [[Passer italiae|passera d'Italia]], un uccellino una volta diffusissimo nelle città di tutta Italia e oggi quasi sparito, anche dal centro storico di Venezia. Nei giardini sono abbondanti anche il [[Turdus merula|merlo]] e lo [[Sturnus vulgaris|storno]], molto comuni anche come nidificanti. In inverno i cespugli e le siepi sono abitati dal [[Erithacus rubecula|pettirosso]]. In primavera sono estremamente comuni le [[Hirundo rustica|rondini]] e i [[Apus apus|rondoni]]. Le rondini in particolare, solite volare sulla laguna a pelo d'acqua, nidificano volentieri nei tetti e anche negli "imbarcaderi", con i nidi a spiovere sulla laguna. Talvolta in spiaggia, lungo le dune sabbiose, si alimentano dei semi delle piante piccoli gruppi di [[Carduelis carduelis|cardellini]].

=== Rapaci ===
I rapaci più comuni lungo Pellestrina sono il [[Falco tinnunculus|gheppio]], stanziale, lo [[Accipiter nisus|sparviere]], diurno e svernante, e l'[[Otus scops|assiolo]], notturno ed estivante. Il gheppio sorvola le dune in spiaggia alla caccia di piccoli roditori, storni e passeri; lo sparviere è legato principalmente ai boschi degli Alberoni e di Ca' Roman, in inverno è di passo a Pellestrina, mentre l'assiolo è difficile da vedere ma rintracciabile per il tipico verso notturno: un ''chiù'' ripetuto. Tra le specie stanziali si segnalano anche il [[gheppio]] e il [[Circus aeruginosus|falco di palude]] tra i diurni e la [[Athene noctua|civetta]] tra i notturni, e occasionalmente specie più rare come il [[Pernis apivorus|falco pecchiaiolo]], il [[Falco peregrinus|falco pellegrino]] e il [[Pandion haliaetus|falco pescatore]]. Nei boschi di Ca' Roman vive il [[Asio otus|gufo comune]] e - raramente nelle dune - il [[Asio flammeus|gufo di palude]].
[[File:Podarcis sicula taking morning sunbath (Italian wall lizard).jpg|sinistra|miniatura|La lucertola campestre (''[[Podarcis siculus]]''), legata a clima secco, si rifugia tra gli arbusti delle dune sabbiose.]]
[[File:Bufo viridis, Brenner Regional Council, Israel.jpg|miniatura|Il rospo smeraldino (''[[Bufotes viridis]]''), notturno, è molto abbondante lungo tutta l'isola di Pellestrina.]]
[[File:Bufo viridis, Brenner Regional Council, Israel.jpg|miniatura|Il rospo smeraldino (''[[Bufotes viridis]]''), notturno, è molto abbondante lungo tutta l'isola di Pellestrina.]]


=== Rettili e anfibi ===
=== Rettili e anfibi ===
Molto interessante è la barriera geografica che si è instaurata, nella stretta isola di Pellestrina, tra le due specie di lucertole presenti, la lucertola muraiola e la lucertola campestre. Per evitare di unire le due popolazioni e quindi di mischiare i geni, le due specie si sono separate e adattate a nicchie diverse: la [[Podarcis muralis|lucertola muraiola]] predilige gli spazi tra i muri e i giardini delle case, in città e verso la laguna; la [[Podarcis siculus|lucertola campestre]] si è adattata ad un clima più secco, e infatti predilige gli spazi tra gli scogli e le dune sabbiose della spiaggia, dove vi trova infiniti ripari a disposizione. Il predatore principale delle lucertole è il [[Hierophis viridiflavus|biacco melanico]], chiamato localmente "''carbonasso''", un grosso serpente nero decisamente più comune nel bosco di Ca' Roman, ma presente anche nei cespugli e nelle siepi lungo l'isola di Pellestrina. Lungo la spiaggia si rinvengono spesso carcasse spiaggiate di tartarughe di mare, della specie [[Caretta caretta|caretta]], a rischio di estinzione. Tra gli anfibi, l'unica specie che si è adattata - perfettamente - ad un clima secco e litoraneo è il [[Bufotes viridis|rospo smeraldino]], un anfibio notturno molto chiassoso e abbondante.
Molto interessante è la barriera geografica che si è instaurata, nella stretta isola di Pellestrina, tra le due specie di lucertole presenti, la lucertola muraiola e la lucertola campestre. Per evitare di unire le due popolazioni e quindi di mischiare i geni, le due specie si sono separate e adattate a nicchie diverse: la [[Podarcis muralis|lucertola muraiola]] predilige gli spazi tra i muri e i giardini delle case, in città e verso la laguna; la [[Podarcis siculus|lucertola campestre]] si è adattata ad un clima più secco, e infatti predilige gli spazi tra gli scogli e le dune sabbiose della spiaggia, dove vi trova infiniti ripari a disposizione. Il predatore principale delle lucertole è il [[Hierophis viridiflavus|biacco carbonaro]], chiamato localmente "''carbonasso''", un grosso serpente nero decisamente più comune nel bosco di Ca' Roman, ma presente anche nei cespugli e nelle siepi lungo l'isola di Pellestrina. Lungo la spiaggia si rinvengono spesso carcasse spiaggiate di tartarughe di mare, della specie [[Caretta caretta|caretta]], a rischio di estinzione. Tra gli anfibi, l'unica specie che si è adattata - perfettamente - ad un clima secco e litoraneo è il [[Bufotes viridis|rospo smeraldino]], un anfibio notturno molto chiassoso e abbondante.

=== Fauna della laguna: gli invertebrati acquatici ===
Il clima sta cambiando e la laguna veneta sta diventando sempre più mare.


===== ''Substrati mobili'' =====
=== Fauna marina ===
Nelle coste dell'[[alto Adriatico]] la fauna marina è comodamente classificabile in base agli ambienti colonizzati dalle specie.
In particolare le zone più esterne della laguna, maggiormente vivificate dal diretto contatto con il mare e caratterizzate da fondali a prevalenza sabbiosa, presentano una fauna intermedia fra quella francamente marina e quella francamente lagunare. Tipica la coesistenza di specie marine come la [[Chamelea gallina|vongola comune]] (dialettalmente chiamata ''bevarassa'') e la specie più lagunare ''[[Paphia aurea]]'' (''pisoto''). A queste si aggiungono i gasteropodi [[Nassarius reticulatus|''Nassarius reticulatus'']], [[Nassarius corniculus|''Nassarius corniculus'']], ''[[Cerithium vulgatum]]'' (''caragoi''), e i due murici molto diffusi, il [[Hexaplex trunculus|murice troncato]] (''nono'' o ''bulo'') e il [[Bolinus brandaris|murice spinoso]] (''garusolo''), specie distribuite anche nella fascia marina costiera. Comunissimi sono anche i crostacei, in particolare il [[Carcinus aestuarii|granchio verde mediterraneo]] (''granzo'', ''masaneta'', ''spiantano'' e ''moleca'': i diversi nomi si riferiscono alla medesima specie in differenti periodi di sviluppo, rispettivamente, il nome comune; la femmina; il granchio allo stadio di premuta; lo stadio di intermuta), il [[Diogenes pugilator|paguro pugile]], il [[Crangon crangon|gamberetto comune]] (''schia'') e il [[Palaemon elegans|gamberetto delle pozze rocciose]]. Fra i tunicati il più frequente su questi fondali è ''[[Molgula socialis]]'', talvolta accompagnata da colonie di [[Botryllus schlosseri|''Botryllus schlosseri'']], mentre parzialmente sprofondati nel sedimento vivono il [[Cerianthus membranaceus|cerianto]] e lo [[Sabella spallanzanii|spirografo]]. Sono invece poche le specie di [[Echinodermata|echinodermi]] che penetrano in laguna, sia pure nelle zone con maggiore influenza marine, come Pellestrina. Fra queste, tra gli [[Ophiuroidea|ofiuroidei]] la [[Ophiothrix fragilis|stella fragile]], [[Ophiothrix quinquemaculata|''Ophiothrix quinquemaculata'']] e [[Amphiura chiajei|''Amphiura chiajei'']]; tra gli echinoidei il [[Echinocardium cordatum|riccio cuore]] e ''[[Schizaster canaliferus]]'' e l'oloturoideo ''[[Leptopenctata elongata]]''. Unica vera stella marina rinvenibile con una certa frequenza in laguna è ''[[Asterina gibbosa]]''. Completamente sprofondati nel sedimento, gli organismi dell'[[infauna]] trovano in questi fondali ben ossigenati condizioni ottimali di sviluppo. Notevole è infatti la presenza degli anellidi ''[[Owenia fusiformis]]'' e ''[[Nephtys hombergii]]'', che raggiungono con i molluschi citati la frazione maggiore del [[macrobenthos]] locale. Altri molluschi tipici dell'infauna delle aree più esterne della laguna sono i bivalvi [[Solen marginatus]] (''capa onga'', ''capa da deo nostrana''), ''[[Nucula nucleus]]'' (''sangue de turco''), [[Gastrana fragilis|''Gastrana fragilis'']], la nota e apprezzata [[Venerupis decussata|vongola verace]] (localmente chiamata ''caparosolo dal scorso grosso'' per distinguerla dalla comune [[Chamelea gallina|vongola]], che presenta una conchiglia più sottile) e talvolta il [[Pholas Dactylus|dattero di mare]]. Questa specie, perforatrice di rocce calcaree e distribuita pertanto di norma su substrati solidi, penetra in laguna e colonizza ristrette aree in cui il sedimento argilloso consolidato (''carànto'') appare tanto tenace da risultare sufficientemente simile all'ambiente roccioso abituale. In esso il grosso bivalve scava lunghe gallerie i cui sbocchi all'esterno danno al fondale il tipico aspetto perforato, molto simile a quello dovuto alle gallerie del crostaceo ''[[Upogebia pusilla]]'' (''corbola''). Tra i [[Cephalopoda|cefalopodi]], le [[Sepia officinalis|seppie]] entrano in laguna nei mesi primaverili dopo aver deposto le uova su substrati solidi nelle acque marine costiere. I [[Loligo vulgaris|calamari]] invece, più occasionali, vi penetrano prevalentemente in inverno.


'''[[Zona intertidale]].''' Gli scogli delle zone di marea sono abitate da diverse specie: tra i crostacei, prevalentemente balani
===== ''Substrati solidi'' =====
I substrati solidi presentano una fauna piuttosto povera, data anche la superficie molto limitata su cui si estendono. Si rinvengono su questi substrati isolate colonie di [[Mytilus galloprovincialis|cozze]] o [[Mytilus galloprovincialis|mitili mediterranei]] (''peoci'') e ostriche ([[Crassostrea gigas|ostrica concava]], [[Ostrea edulis|ostrica piatta]]), talora accompagnati dal [[Mimachlamys varia|pettine vario]] e dal [[Flexopecten glabra|pettine glabro]] (''canestrei''). Talvolta, fra cuscinetti di spugne incrostanti, banchi di stelle fragili raggiungono particolare consistenza. L'edificazione di costruzioni di ogni tipo, l'arginamento e l'innalzamento delle rive, il rinforzo delle bocche di porto e dei litorali con i cosiddetti ''[[Murazzi (Venezia)|murazzi]]'', hanno creato una nuova serie di ambienti a substrato solido. Le rive di Pellestrina presentano pertanto, oltre ai substrati mobili, ampi tratti in muratura in diverso grado di disfacimento e vaste zone ricche di sassi e macerie che possono offrire un ambiente relativamente simile a quello di fondali rocciosi naturali. Su tali nuovi fondali si sono insediate alcune specie tipiche di fondali duri, come gli [[Serpulidae|anellidi serpulidi]] ''[[Hydroides]]'' sp., ''[[Pomatoceros triqueter]]'', ''Spirorbis'' spp. e [[Ficopomatus enigmaticus|''Ficopomatus enigmaticus'']]; il [[Actinia mediterranea|pomodoro di mare mediterraneo]] tra gli [[Anthozoa|antozoi]]; tra i [[Tunicata|tunicati]], ''[[Ciona intestinalis]]'', ''[[Styela plicata]]'' e [[Botryllus schlosseri|''Botryllus schlosseri'']] e numerosi [[Porifera|poriferi]] e [[Bryozoa|briozoi]] incrostanti come [[Halicondria sp.|''Halicondria'']] spp., [[Suberites carnosus|''Suberites carnosus'']], [[Bugula neritina|''Bugula neritina'']] e [[Cryptosula pallasiana|''Cryptosula pallasiana'']]. Meno frequenti il cirripede ''[[Balanus amphitrite]]'' e, tra i molluschi sessili, il [[Mytilus galloprovincialis|mitilo mediterraneo]], l'[[Crassostrea gigas|ostrica concava]] e l'[[Ostrea edulis|ostrica piatta]], che sembrano preferire, almeno in questi ambienti, la fascia mesolitorale. Negli anfratti offerti dal materiale eterogeneo trovano rifugio sia il comunissimo [[Carcinus aestuarii|granchio verde mediterraneo]] che il più piccolo [[Pilumnus hirtellus|granchio peloso]], insieme agli anfipodi ''[[Corophium]]'' sp. e [[Jassa falcata|''Jassa falcata'']]. Anche numerosi [[Trochidae|trochidi]] sembrano apprezzare il rifugio offerto da questi ambienti, come ''[[Calliostoma virescens]]'', [[Gibbula albida|''Gibbula albida'']] e ''[[Gibbula varia]]''. L'interfaccia di contatto con il sottostante substrato mobile offre l'ambiente ideale per l'anellide ''[[Pereinereis cultrifera]]'' e per l'isopode [[Sphaeroma serratum|''Sphaeroma serratum'']] che infatti, insieme agli anfipodi ''[[Gammarus sp.|Gammarus]]'' spp., si trovano comunissimi al di sotto delle pietre e dei ciottoli di maggiori dimensioni.


'''Fondali sabbiosi.''' Le coste di Pellestrina sono ricche di specie adattate ai fondali sabbiosi, come, tra l'ittiofauna, i pesci piatti (tra cui la [[Solea solea|sogliola]], la [[Platichthys flesus|passera di mare]], la [[Arnoglossus|suacia]] e il [[Zeugopterus regius|rombo peloso]]) e quattro specie di [[Mugilidae|cefali]] (principalmente il [[Mugil cephalus|cefalo comune]], in laguna, e il [[Liza aurata|cefalo dorato]], nei fondali sabbiosi marini). I [[Mollusca|molluschi]] adattati ai fondali sabbiosi, in particolare [[Bivalvia|bivalvi]], sono molto apprezzati in cucina e ricercati nei ristoranti, quali [[Chamelea gallina|vongole lupino]], [[Donax trunculus|telline]], [[Solen marginatus|cannolicchi]], [[Acanthocardia|cuori]] ([[Acanthocardia tuberculata|''A. tuberculata'']], ''[[Acanthocardia echinata|echinata]]'', ''[[Acanthocardia aculeata|aculeata]]''), [[Mactra stultorum|madie bianche]], [[Glycymeris|piedi d'asino]]; i bivalvi possono essere regolarmente predati da alcuni [[Gastropoda|gasteropodi]], come le piccole specie del genere ''[[Tritia]]'' (''[[Tritia neritea|T. neritea]]'', ''[[Tritia mutabilis|mutabilis]]'', ''[[Tritia reticulata|reticulata]]'', ''[[Tritia nitida|nitida]]'', ''[[Tritia incrassata|incrassata]]''...) o i [[Muricidae|murici]]: [[Hexaplex trunculus|murice troncato]], [[Bolinus brandaris|murice spinoso]]. Nei fondali sabbiosi si avvicinano le giovani [[Sepia officinalis|seppie]] uscite dalle uova, per allenare la capacità di mimetismo sul fondale.
Le coste di Pellestrina sono ricche di specie adattate ai fondali sabbiosi, come i pesci piatti (tra cui la [[Solea solea|sogliola]], la [[Platichthys flesus|passera di mare]], la [[Arnoglossus|suacia]] e il [[Zeugopterus regius|rombo peloso]]).


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[[Categoria:Siti di interesse comunitario del Veneto]]
[[Categoria:Siti di interesse comunitario del Veneto]]
[[Categoria:Isole della Laguna Veneta]]
[[Categoria:Pellestrina]]

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo centro abitato, vedi Pellestrina (Venezia).
Voce principale: Venezia.
Pellestrina
Pellestrina paese vista dal pontile della motonave per Chioggia
Geografia fisica
Localizzazionelaguna Veneta
Coordinate45°16′57″N 12°18′16″E
Superficieca. 2 km²
Altitudine massimam s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
Città metropolitana  Venezia
Comune Venezia
MunicipalitàLido-Pellestrina (Venezia Litorale)
Demografia
Abitanti3717[1] (11 novembre 2018)
Etnicopellestrinotti
Cartografia
Mappa di localizzazione: Laguna di Venezia
Pellestrina
Pellestrina
voci di isole d'Italia presenti su Wikipedia

Pellestrina è un'isola della Laguna Veneta e rappresenta il più meridionale e il più stretto dei litorali che dividono la laguna dal mare Adriatico. Il suo territorio è compreso nella Municipalità di Lido-Pellestrina.

Analogamente al Lido, l'isola si allunga da sud a nord per 11 km, ma si presenta molto più stretta infatti è larga da un minimo di solo 23 m a un massimo di 1,2 km. Tra i due litorali si trova il porto di Malamocco, mentre è divisa da Chioggia (a cui è legata storicamente e culturalmente) dal Porto di Chioggia. Il versante orientale, quello che dà sull'Adriatico, è rinforzato dalla diga dei murazzi.

Oltre i murazzi, fino ad un recente passato l'erosione aveva lasciato solo una semplice scogliera, finché, attraverso un sistema di pennelli trasversali posti ad intervalli regolari, è stato ripristinato l'ambiente originale, con un'ampia spiaggia sabbiosa che ha praticamente raddoppiato la superficie dell'isola.

All'estremo sud si trova Ca' Roman, dove la Provincia di Venezia, nel 2012, ha istituito una Riserva Regionale di Interesse Locale, gestita in collaborazione con il Comune di Venezia e Lipu.

Geografia antropica

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Vi sorgono diverse località abitate, per un totale di 4.101[2] residenti.

I principali centri sono Pellestrina paese (2 791[2] ab.), all'estremità meridionale, e San Pietro in Volta (1 206[2] ab.), verso la parte opposta. Altre località sono Santa Maria del Mare (all'estremità settentrionale), Portosecco (tra San Pietro in Volta e Pellestrina) e Ca' Roman, dove vi è una riserva naturale del Lipu.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Repubblica di Venezia.

L'origine del toponimo è ancora incerta. L'Olivieri lo mette in relazione con Filisto (in greco Φίλιστος), generale e storico di Siracusa che, esiliato ad Adria, avrebbe fatto scavare dei canali che mettevano in comunicazione l'Adige e la Laguna Veneta, che allora si estendeva anche in questa zona (le fossae Philistinae). Prima di lui, il Filiasi ricordava che anticamente le fosse erano dette anche Pistrine, Pelestrine e Pilistine da cui, in ultima, il nome attuale. Un'altra versione, più popolareggiante, lo fa derivare da pelle strina (strinata, bruciata), come era quella degli abitanti, pescatori costretti a lavorare tutto il giorno in barca.

L'isola di Pellestrina fu abitata stabilmente, come tutti gli altri centri della laguna, in seguito alle invasioni barbariche che costrinsero le popolazioni dell'entroterra a rifugiarsi in luoghi più sicuri. Forse in origine abitata da umili pescatori ma all'inizio del VI secolo vi si stabilirono definitivamente i Padovani fuggiti da Monselice[3]. Il centro principale fu anticamente Albiola, citata per la prima volta in un documento dell'840, che sorgeva presso l'attuale San Pietro in Volta. Allora il litorale era diviso in due dal suo porto, che corrispondeva alla foce del Medoacus Minor, antico ramo del Brenta: a nord si aveva il lido di Albiola e a sud quello di Pellestrina.

Per una serie di eventi in gran parte incerti, Albiola decadde e il porto naturale su cui sorgeva si interrò (da cui l'attuale toponimo Portosecco), unendo così le due isole.

Gli abitati successivi, sorti più internamente all'isola, furono completamente distrutti durante la Guerra di Chioggia, ma il 1º luglio del 1380 il doge Andrea Contarini ne avviò la ricostruzione. Ad oggi i cognomi più diffusi dell'isola, Busetto, Vianello, Zennaro e Scarpa, sono anche i quattro sestieri in cui, da Sud a Nord, si divide Pellestrina paese.


Murazzi di Pellestrina

Nel XVIII secolo furono completati i Murazzi, un'imponente diga in pietra d'Istria costruita dalla Repubblica di Venezia per difendere gli argini della laguna dall'erosione del mare. Andarono a sostituire le precedenti palade, delle palafitte riempite di sassi, la cui durata era assai breve.

Il 4 novembre 1966 si verificò la più elevata acqua alta mai registrata a Venezia e i murazzi di Pellestrina, un ciclopico muro di blocchi di pietra largo 12 metri e alto 5 metri sul livello del mare, non resistettero all'attacco delle onde e furono squarciati in più punti. Gli abitanti dell'isola fuggirono in barca verso il Lido. Il 12 novembre 2019, per via di forti piogge e maltempo, si è rivissuto un caso analogo al novembre 1966, con acqua alta e conseguente isolamento dalla terraferma. Il presidente Giuseppe Conte si è recato sul posto in appoggio morale alla popolazione.

L'isola coincide con il territorio del Comune di Pellestrina, soppresso nel 1920 e integrato a Venezia.

Nel 1944, al largo delle sue coste, fu affondato da aerei alleati il piroscafo Giudecca. La popolazione partecipò al soccorso dei sopravvissuti e al recupero delle salme.

Via di comunicazione principale è la Strada Comunale dei Murazzi, che percorre l'isola per tutta la sua lunghezza: è questa il percorso dell'unico autobus (Actv linea 11: Pellestrina-Lido). All'estremità settentrionale, in località Santa Maria del Mare, parte e arriva il traghetto (passeggeri, auto e autobus) che collega l'isola al Lido, mentre l'estremità meridionale è collegata tramite vaporetto (per soli passeggeri e biciclette) a Chioggia con fermata a Ca' Roman.

Dal 6 luglio 2014, la società Terminal Fusina Venezia ha istituito, in via sperimentale, una tratta domenicale tra punta Fusina - storico ingresso a Venezia dalla terraferma - e San Pietro in Volta, collegando così la Riviera del Brenta all'isola lagunare[4].

Feste e manifestazioni

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  • Festa di Sant'Antonio, 13 giugno
  • Festa di San Pietro in Volta, dal 27 al 30 giugno
  • Festa della Madonna dell'Apparizione, 4 agosto
  • Festa di Portosecco, dal 13 al 16 agosto
Barche da pesca. Hermann Corrodi

Le attività tipiche dell'isola sono la pesca, agricoltura, cantieristica navale e turismo.

Per quanto riguarda l'artigianato, Pellestrina è rinomata soprattutto per la produzione di merletti a tombolo "balon".[5]

Il merletto di Pellestrina

Nell'isola vengono praticati diversi sport. Le società calcistiche sono l'U.S.D. Pellestrina e l'A.S.D. Nuovo San Pietro.

Molto praticata è la Voga veneta che viene svolta dalla Remiera Pellestrina. Nel 1956 Venezia vinse il palio delle repubbliche marinare con un equipaggio composto da 8 vogatori di Pellestrina.

La pallavolo viene praticata dalla Pallavolo Pellestrina

Vengono inoltre svolte attività di immersione nella zona delle tegnue affioramenti rocciosi naturali formatisi nell'alto Adriatico chiamate in tale modo per la capacità di trattenere e rompere le reti da pesca.

Il gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus) si riconosce per le ali candide, completamente bianche.
Le cornacchie grigie (Corvus cornix) sono estremamente adattabili e spesso cercano il cibo nella spiaggia.

Le specie di uccelli più comuni nell'isola di Pellestrina sono il gabbiano reale mediterraneo, il gabbiano comune, la cornacchia grigia, la gazza, il colombaccio, il merlo, lo storno, la passera d'Italia e la ballerina bianca.

Uccelli di mare e limicoli

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Il fratino (Charadrius alexandrinus), mimetizzato dal colore della sabbia, corre sempre lungo la linea di marea.
Il piovanello tridattilo (Calidris alba) arriva in laguna in inverno e talvolta vi rimane per l'inizio della primavera.
Il fraticello (Sternula albifrons) è la più piccola delle sterne; è comune a Pellestrina anche come nidificante.
La beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) è in aumento nella laguna di Venezia; è comune lungo le spiagge.
La garzetta (Egretta garzetta) è tra gli uccelli stanziali più comuni nella laguna veneta.
Il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) è solo costiero e non frequenta i corsi interni.
In laguna le rondini (Hirundo rustica) volano a pelo d'acqua e riposano nelle corde delle imbarcazioni.
Il beccapesci (Thalasseus sandvicensis) è comune, in laguna e in mare, in primavera e in estate.

A Pellestrina gli uccelli sono rappresentati per la maggior parte da gabbiani e altre specie adattate alla vita acquatica. La specie senza dubbio più diffusa è il gabbiano reale mediterraneo, il grosso gabbiano che tutti conoscono; anche il gabbiano comune, decisamente più piccolo, è molto diffuso. Molto spesso arrivano in spiaggia e in laguna grandi stormi del candido gabbiano corallino, sempre più comune. Specie di gabbiano decisamente più rare e occasionali sono il gabbiano roseo, il gabbiano reale nordico, la gavina, lo zafferano, il gabbiano reale pontico e il gabbianello. Tra le sterne, particolarmente importante è la presenza del fraticello, del beccapesci e della sterna comune; più rare la sterna zampenere e la sterna maggiore. Tra i limicoli, la specie più emblematica è la beccaccia di mare, o ostrichiere, comune sia in laguna sia lungo la spiaggia. In spiaggia e nelle dune nidifica da diversi anni il fratino, specie la cui presenza è molto importante perché in pericolo di estinzione. Oltre al fratino, lungo la battigia corrono anche i piovanelli, tra cui il piovanello tridattilo.

Ardeidi e altri uccelli acquatici

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Tra gli ardeidi, la garzetta e l'airone cenerino sono molto comuni in laguna. Comuni anche gli svassi, come l'elegante svasso maggiore e lo svasso piccolo, molto comune come svernante. Per quanto riguarda i cormorani, sono rappresentati da tre specie: il comune cormorano, la specie più diffusa, dal mare alla laguna, il marangone dal ciuffo, esclusivamente marino, e il più piccolo marangone minore, di recente rilevazione in laguna e nei corsi d'acqua paludosi.

La ballerina bianca (Motacilla alba) si muove tra gli scogli, lungo la spiaggia e tra le barche nella laguna.
La passera d'Italia (Passer italiae), ormai rara, sopravvive con alcune popolazioni nell'isola di Pellestrina.

Trattandosi di una stretta striscia di terra a contatto con il mare e la laguna, a Pellestrina sono decisamente più rare le specie tipiche dei boschi di "terraferma", come picchi, fringuelli, cince e ghiandaie, ma più abbondanti specie adattate all'ambiente acquatico, come la ballerina bianca. I Passeriformi più comuni lungo Pellestrina sono la gazza, estremamente abbondante dalla spiaggia alla città, e la cornacchia grigia. Nelle case e nei giardini di Pellestrina, inoltre, è ancora abbastanza comune la passera d'Italia, un uccellino una volta diffusissimo nelle città di tutta Italia e oggi quasi sparito, anche dal centro storico di Venezia. Nei giardini sono abbondanti anche il merlo e lo storno, molto comuni anche come nidificanti. In inverno i cespugli e le siepi sono abitati dal pettirosso. In primavera sono estremamente comuni le rondini e i rondoni. Le rondini in particolare, solite volare sulla laguna a pelo d'acqua, nidificano volentieri nei tetti e anche negli "imbarcaderi", con i nidi a spiovere sulla laguna. Talvolta in spiaggia, lungo le dune sabbiose, si alimentano dei semi delle piante piccoli gruppi di cardellini.

I rapaci più comuni lungo Pellestrina sono il gheppio, stanziale, lo sparviere, diurno e svernante, e l'assiolo, notturno ed estivante. Il gheppio sorvola le dune in spiaggia alla caccia di piccoli roditori, storni e passeri; lo sparviere è legato principalmente ai boschi degli Alberoni e di Ca' Roman, in inverno è di passo a Pellestrina, mentre l'assiolo è difficile da vedere ma rintracciabile per il tipico verso notturno: un chiù ripetuto. Tra le specie stanziali si segnalano anche il gheppio e il falco di palude tra i diurni e la civetta tra i notturni, e occasionalmente specie più rare come il falco pecchiaiolo, il falco pellegrino e il falco pescatore. Nei boschi di Ca' Roman vive il gufo comune e - raramente nelle dune - il gufo di palude.

La lucertola campestre (Podarcis siculus), legata a clima secco, si rifugia tra gli arbusti delle dune sabbiose.
Il rospo smeraldino (Bufotes viridis), notturno, è molto abbondante lungo tutta l'isola di Pellestrina.

Rettili e anfibi

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Molto interessante è la barriera geografica che si è instaurata, nella stretta isola di Pellestrina, tra le due specie di lucertole presenti, la lucertola muraiola e la lucertola campestre. Per evitare di unire le due popolazioni e quindi di mischiare i geni, le due specie si sono separate e adattate a nicchie diverse: la lucertola muraiola predilige gli spazi tra i muri e i giardini delle case, in città e verso la laguna; la lucertola campestre si è adattata ad un clima più secco, e infatti predilige gli spazi tra gli scogli e le dune sabbiose della spiaggia, dove vi trova infiniti ripari a disposizione. Il predatore principale delle lucertole è il biacco carbonaro, chiamato localmente "carbonasso", un grosso serpente nero decisamente più comune nel bosco di Ca' Roman, ma presente anche nei cespugli e nelle siepi lungo l'isola di Pellestrina. Lungo la spiaggia si rinvengono spesso carcasse spiaggiate di tartarughe di mare, della specie caretta, a rischio di estinzione. Tra gli anfibi, l'unica specie che si è adattata - perfettamente - ad un clima secco e litoraneo è il rospo smeraldino, un anfibio notturno molto chiassoso e abbondante.

Nelle coste dell'alto Adriatico la fauna marina è comodamente classificabile in base agli ambienti colonizzati dalle specie.

Zona intertidale. Gli scogli delle zone di marea sono abitate da diverse specie: tra i crostacei, prevalentemente balani

Fondali sabbiosi. Le coste di Pellestrina sono ricche di specie adattate ai fondali sabbiosi, come, tra l'ittiofauna, i pesci piatti (tra cui la sogliola, la passera di mare, la suacia e il rombo peloso) e quattro specie di cefali (principalmente il cefalo comune, in laguna, e il cefalo dorato, nei fondali sabbiosi marini). I molluschi adattati ai fondali sabbiosi, in particolare bivalvi, sono molto apprezzati in cucina e ricercati nei ristoranti, quali vongole lupino, telline, cannolicchi, cuori (A. tuberculata, echinata, aculeata), madie bianche, piedi d'asino; i bivalvi possono essere regolarmente predati da alcuni gasteropodi, come le piccole specie del genere Tritia (T. neritea, mutabilis, reticulata, nitida, incrassata...) o i murici: murice troncato, murice spinoso. Nei fondali sabbiosi si avvicinano le giovani seppie uscite dalle uova, per allenare la capacità di mimetismo sul fondale.

  1. ^ Mappa della Popolazione residente al giorno precedente, su Comune di Venezia - Portale dei servizi. URL consultato il 12 novembre 2018.
  2. ^ a b c Statistica Comune di Venezia, su 194.243.104.170. URL consultato il 26 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2013).
  3. ^ Giovanni Battista Maria CONTARINI, I Lidi veneti difesi dalla Santiss. Vergine, o sia Storia della immagine, chiesa, e convento della B. Vergine di Pellestrina, etc, 1º gennaio 1745. URL consultato il 25 marzo 2017.
  4. ^ Un collegamento diretto tra Fusina a Pellestrina - Cronaca - La Nuova di Venezia, su nuovavenezia.gelocal.it. URL consultato il 7 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  5. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
  • G. Distefano Lido di Venezia atlante storico. Supernova isbn 978-88-96220-72-6

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