Rocco Lazazzera
Rocco Lazazzera | |
---|---|
Nascita | Calatafimi, 1º aprile 1898 |
Morte | Vocopoles, 15 aprile 1941 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria Carabinieri |
Corpo | Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea Corpo Truppe Volontarie |
Grado | Maggiore in s.p.e. |
Guerre | Prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia Guerra di Spagna Seconda guerra mondiale |
Campagne | Arbegnuoc Campagna italiana di Grecia |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena |
Pubblicazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Rocco Lazazzera (Calatafimi, 1º aprile 1898 – Vocopoles, 15 aprile 1941) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare della memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].
Biografia
Nacque a Calatafimi il 1º aprile 1898, figlio di Luigi e Anna Caramia.[2] Studente di legge all'Università di Napoli, durante la grande guerra combatté, con il grado di sottotenente di complemento dell'arma di fanteria, nel 29° reparto d'assalto della 1ª Armata, dove riportò una grave ferita al polmone l'ultimo giorno di guerra a Serravalle di Trento. Si distinse in numerosi combattimenti, e venne decorato con una Medaglia d'argento, una di bronzo e due croci di guerra al valor militare.[3] Promosso tenente, fu posto in congedo nel 1920 per transitare, con lo stesso grado, nell'Arma dei Carabinieri Reali. Prestò servizio presso le Legioni di Palermo, Trento e Roma e fece parte dei Reparti operanti in Tripolitania nel 1924.[3] Nel 1933 venne promosso capitano e nel 1935 partì volontario per la guerra d'Etiopia, distinguendosi durante la marcia su Gondar, e dopo la fine del conflitto nelle grandi operazioni di polizia coloniale, venendo decorato con una medaglia d'argento al valor militare per aver, il 2 marzo 1936, al comando di un nucleo di carabinieri e di zaptiè, conquistato una postazione avversaria posta su una sommità quasi a picco; una medaglia di bronzo al valor militare il 20 gennaio 1936 nel Tembien, in quanto, a capo di due sezioni carabinieri, riusciva a sventare un attacco contro lo stato maggiore del Corpo d'armata eritreo; 2 due croci di guerra al valor militare per il periodo gennaio–maggio 1936 perché, addetto a colonna celere, con un nucleo di carabinieri svolse numerosi servizi al comando che muoveva per occupare Gondar, assicurando i buoni rapporti con le popolazioni locali ed un ottimo afflusso di informazioni che garantì il successo dell’operazione.[3] Rientrato in patria nel 1937, dal luglio 1938 prese parte alla guerra di Spagna, dove fu decorato di tre medaglie d'argento al valor militare per essersi distinto a Tarragona, Sant Celoni, in Catalogna ed a Burguillos.[2] Promosso maggiore per meriti di guerra nel giugno 1939, fece rientro in Italia da Madrid il 3 giugno 1940. Fu prima destinato al Comando del XV Corpo d'armata mobilitato col quale prese parte alle operazioni di guerra sul fronte occidentale.[2]
Nel febbraio 1941 assunse il comando carabinieri dell'VIII Corpo d'armata, operante sul fronte greco-albanese.[2] Durante un aspro combattimento nella zona di Berat, il 14 aprile 1941, al comando di un battaglione d'assalto composto da uomini di armi di corpi diversi, per riuscire a sfondare una pericolosa base nemica.[2] Durante la preparazione dell'attacco fu gravemente ferito dal fuoco nemico, decedendo il giorno successivo presso l'ospedale di Berat. Venne decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Era insignito della Croce di Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta.[2] Gli sono intitolate le sedi del Comando Provinciale dell'Arma di Matera e di Trento e della Compagnia di Alcamo.[3] Una via di Taranto porta il suo nome.
Onorificenze
— Regio Decreto 14 luglio 1942.[5]
— regio Decreto 16 maggio 1940.
— Regio Decreto 18 maggio 1942.[6]
— Regio Decreto 28 maggio 1936.[7]
— Regio Decreto 8 gennaio 1939.
— Regio Decreto 6 luglio 1939.[8]
Pubblicazioni
- Fiamme d'assalto. La grande guerra di un ardito alpino, Editore Toffaloni, Milano, 1925.
Note
Annotazioni
Fonti
- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 652.
- ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
- ^ a b c d Carabinieri.
- ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
- ^ Registrato alla Corte dei conti addì 5 settembre 1942, guerra registro 36, foglio 24.
- ^ Registrato alla Corte dei conti addì 1 agosto 1943, registro 14 Africa Italiana, foglio 175.
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 30 giugno 1936, colonie registro 15, foglio 254.
- ^ Registrato alla Corte dei conti lì 1 agosto 1939, registro n.26, foglio 377.
Bibliografia
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 652.
- Rodolfo Puletti (a cura di), L'Esercito e i suoi corpi Volume II Tomo I, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 1973.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Lazazzera, Rocco, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- Lazazzera, Giuseppe, su MOVM. URL consultato il 31 gennaio 2023.
- Lazazzera, Rocco, su Carabinieri. URL consultato il 31 gennaio 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90304232 · ISNI (EN) 0000 0004 1964 6821 · SBN RAVV102174 · WorldCat Identities (EN) viaf-90304232 |
---|
- Militari italiani del XX secolo
- Nati nel 1898
- Morti nel 1941
- Nati il 1º aprile
- Morti il 15 aprile
- Nati a Calatafimi Segesta
- Ufficiali del Regio Esercito
- Medaglie d'oro al valor militare
- Medaglie d'argento al valor militare
- Medaglie di bronzo al valor militare
- Croci di guerra al valor militare
- Militari italiani della prima guerra mondiale
- Militari italiani della guerra civile spagnola
- Militari italiani della seconda guerra mondiale
- Militari italiani della guerra italo-turca
- Decorati di Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
- Decorati di Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca