Repubblica libera del Congo: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|la colonia sotto il controllo di [[Leopoldo II del Belgio]]|Stato Libero del Congo}}
La '''Repubblica libera del Congo''' o '''Congo-Stanleyville''' è stato uno  stato comprendente le regioni orientali dell'attuale [[Repubblica Democratica del Congo]], durato dal 12 dicembre[[1960]] al 16 maggio [[1962]].
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|lingua ufficiale = [[Lingua francese|francese]]
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|capitale principale = [[Stanleyville]]
|governo = [[Repubblica parlamentare]]
|inizio = 12 dicembre 1960
|primo capo di stato = [[Antoine Gizenga]]
|fine = 16 gennaio 1962
|ultimo capo di stato = [[Antoine Gizenga]]
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La '''Repubblica libera del Congo''' (''République Libre du Congo'') o '''Congo-Stanleyville''', fu un governo rivale durante la [[crisi del Congo]] comprendente le regioni orientali dell'attuale [[Repubblica Democratica del Congo]] (al tempo denominata [[Repubblica del Congo (Léopoldville)|Repubblica del Congo]]), durato dal 12 dicembre 1960 al 16 gennaio 1962.


==Storia==
==Storia==
Dopo l'indipendenza del [[Congo belga]] il 30 giugno 1960, l'11 luglio la ricca regione del [[Katanga (stato)|Katanga]], nel sud del paese proclamò la secessione, con il suo leader [[Moise Ciombe]].
Dopo l'indipendenza del [[Congo belga]] il 30 giugno 1960, l'11 luglio la ricca regione del [[Katanga (stato)|Katanga]] nel sud del Paese proclamò la secessione, con il suo leader [[Moise Ciombe]].

In seguito alla deposizione del [[Primi ministri della Repubblica Democratica del Congo|primo ministro]] della [[Repubblica del Congo (Léopoldville)|Repubblica del Congo]] [[Patrice Lumumba]] nel settembre 1960, nel bel mezzo della [[crisi del Congo]], molti dei suoi sostenitori rimasero delusi dal nuovo governo di [[Léopoldville]] (l'odierna Kinshasa).

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Gizenga accumulò rapidamente una forza militare e, occupò vaste porzioni di territorio congolese. Al 20 febbraio 1961, il suo governo a Stanleyville, sostenuto dai sovietici, fu riconosciuto da sedici Stati del mondo, ovvero: [[Unione Sovietica]], [[Cina]], [[Repubblica Popolare Mongola|Mongolia]], [[Repubblica Popolare di Polonia|Polonia]], [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania Est]], [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], [[Repubblica Popolare d'Albania|Albania]], [[Repubblica Popolare di Bulgaria|Bulgaria]], [[Repubblica Popolare d'Ungheria|Ungheria]], [[Cuba]], [[Repubblica irachena (1958-1968)|Repubblica irachena]], [[Repubblica Araba Unita]], [[Ghana]], [[Guinea]], [[Governo provvisorio della Repubblica algerina]] e [[Marocco]].
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Gizenga accumulò rapidamente una forza militare e, occupò vaste porzioni di territorio congolese. Il suo governo a Stanleyville, sostenuto dai sovietici, fu riconosciuto da ventuno stati africani, asiatici ed Europei orientali nel febbraio del 1961.


Ad agosto, i negoziati tra i due governi hanno portato Gizenga ad accettare di ritirarsi, tuttavia, Gizenga poco dopo prese le distanze dall'amministrazione centrale e ricostruì il proprio potere politico e militare. In novembre avvenne l'[[eccidio di Kindu]] dove miliziani dell'esercito trucidarono  12 aviatori italiani in servizio con l'[[ONUC]].
Ad agosto, i negoziati tra i due governi portarono Gizenga ad accettare di ritirarsi; tuttavia, Gizenga poco dopo prese le distanze dall'amministrazione centrale e ricostruì il proprio potere politico e militare. In novembre avvenne l'[[eccidio di Kindu]] dove miliziani dell'esercito trucidarono 13 aviatori italiani in servizio con l'[[ONUC]].


Una offensiva dell'[[esercito nazionale congolese]] guidato dal generale [[Mobutu]] sconfisse i ribelli, Stanleyville fu occupata e Gizenga fu arrestato il 16 gennaio 1962.
Una offensiva dell'[[esercito nazionale congolese]] guidato dal generale [[Mobutu Sese Seko|Mobutu]] sconfisse i ribelli, Stanleyville fu occupata e Gizenga fu arrestato il 16 gennaio 1962.


==Territorio==
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==Voci correlate==
== Collegamenti esterni ==
* [[Crisi del Congo]]
* {{Collegamenti esterni}}


{{Portale|Africa Centrale|storia|guerra}}
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[[Categoria:Storia della Repubblica Democratica del Congo]]
[[Categoria:Storia della Repubblica Democratica del Congo]]
[[Categoria:Crisi del Congo]]
[[Categoria:Stati africani scomparsi]]
[[Categoria:Stati costituiti nel 1960]]
[[Categoria:Stati dissolti negli anni 1960]]
[[Categoria:Storia dell'Africa postcoloniale]]

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Disambiguazione – Se stai cercando la colonia sotto il controllo di Leopoldo II del Belgio, vedi Stato Libero del Congo.
Disambiguazione – Se stai cercando la repubblica popolare del 1964, vedi Rivolta dei Simba.
Repubblica libera del Congo
Repubblica libera del Congo - Localizzazione
Repubblica libera del Congo - Localizzazione
Mappa del Congo-Léopoldville nel 1961 durante la crisi del Congo. La Repubblica libera del Congo è in rosso.
Dati amministrativi
Nome ufficiale(FR) République Libre du Congo
Lingue ufficialifrancese
CapitaleStanleyville
Politica
Forma di governoRepubblica parlamentare
Nascita12 dicembre 1960 con Antoine Gizenga
Fine16 gennaio 1962 con Antoine Gizenga
Territorio e popolazione
Evoluzione storica
Preceduto daRepubblica del Congo (Léopoldville)
Succeduto daRepubblica del Congo (Léopoldville)
Ora parte diBandiera della RD del Congo Repubblica Democratica del Congo

La Repubblica libera del Congo (République Libre du Congo) o Congo-Stanleyville, fu un governo rivale durante la crisi del Congo comprendente le regioni orientali dell'attuale Repubblica Democratica del Congo (al tempo denominata Repubblica del Congo), durato dal 12 dicembre 1960 al 16 gennaio 1962.

Storia

Dopo l'indipendenza del Congo belga il 30 giugno 1960, l'11 luglio la ricca regione del Katanga nel sud del Paese proclamò la secessione, con il suo leader Moise Ciombe.

In seguito alla deposizione del primo ministro della Repubblica del Congo Patrice Lumumba nel settembre 1960, nel bel mezzo della crisi del Congo, molti dei suoi sostenitori rimasero delusi dal nuovo governo di Léopoldville (l'odierna Kinshasa).

Sotto il vice di Lumumba, Antoine Gizenga il 12 dicembre 1960, la sinistra si organizzò a Stanleyville (l'attuale Kisangani) proclamata capitale, e dichiarò che il proprio governo era il successore legale dell'amministrazione del primo ministro.[1]

Gizenga accumulò rapidamente una forza militare e, occupò vaste porzioni di territorio congolese. Al 20 febbraio 1961, il suo governo a Stanleyville, sostenuto dai sovietici, fu riconosciuto da sedici Stati del mondo, ovvero: Unione Sovietica, Cina, Mongolia, Polonia, Germania Est, Jugoslavia, Albania, Bulgaria, Ungheria, Cuba, Repubblica irachena, Repubblica Araba Unita, Ghana, Guinea, Governo provvisorio della Repubblica algerina e Marocco.

Ad agosto, i negoziati tra i due governi portarono Gizenga ad accettare di ritirarsi; tuttavia, Gizenga poco dopo prese le distanze dall'amministrazione centrale e ricostruì il proprio potere politico e militare. In novembre avvenne l'eccidio di Kindu dove miliziani dell'esercito trucidarono 13 aviatori italiani in servizio con l'ONUC.

Una offensiva dell'esercito nazionale congolese guidato dal generale Mobutu sconfisse i ribelli, Stanleyville fu occupata e Gizenga fu arrestato il 16 gennaio 1962.

Territorio

Il suo territorio comprendeva le seguenti province orientali:

Note

Voci correlate