Coordinate: 45°26′18.5″N 10°59′25″E

Teatro Filarmonico (Verona)

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«Un teatro che vien creduto pochi aver che il pareggino,
per quanto spetta alla perfezione della struttura;
come niuno l'eguaglia nella nobiltà degli annessi»

Scipione Maffei


Il Teatro Filarmonico è il principale teatro d'opera di Verona. È di proprietà dell'Accademia Filarmonica di Verona, fin dalla sua fondazione, ma viene utilizzato dalla fondazione dell'Arena come sede della stagione lirica invernale.

Storia

Verona necessitava all'inizio del Settecento di un nuovo e stabile teatro lirico, e fu così deciso di costruirne uno all'altezza della città, su iniziativa del marchese Scipione Maffei che presentò al Senato veneto la richiesta dell'edificazione del teatro. Si scelse la struttura all'italiana, con una vasta platea ed ordini di palchi sovrapposti. Per la progettazione fu convocato l'architetto teatrale al tempo più celebre: Francesco Galli da Bibbiena. I lavori iniziarono nel 1716, e durarono 13 anni. Da tutta Europa giungevano incisori e pittori per riprodurlo, poiché all'epoca era sicuramente fra i più moderni ed innovativi. Finalmente fu inaugurato la sera del 6 gennaio 1732, con il dramma pastorale La Fida Ninfa di Antonio Vivaldi, su libretto di Scipione Maffei.

Francesco Galli da Bibbiena

La stagione operistica divenne celeberrima, e le rappresentazioni portavano affari d'oro, pur non essendo Verona una capitale di uno stato o una sede di una corte o di un principe. Tuttavia il 21 gennaio 1749 si propagò un incendio nel teatro. Ricostruito con alcuni cambiamenti, fu inaugurato una seconda volta nel 1754 con l'opera Lucio Vero del napoletano Davide Perez. L'opera ebbe uno scarso successo. Nel corso del XVIII secolo, durante l'invasione francese, si ebbero nel teatro una lunga serie di festeggiamenti, come la Cantata per la Santa Alleanza di Gioachino Rossini. Il teatro ospitò cantanti internazionali, e nel suo repertorio comparivano le più famose opere del melodramma italiano e straniero.

Esterno del teatro, con l'entrata dal Museo Lapidario

Si arriva alla tragica notte del 23 febbraio 1945: il teatro crollò sotto i bombardamenti anglo-americani. L'accademia filarmonica annunciò che avrebbe cercato di ricostruire il teatro esattamente com'era prima. I lavori durarono parecchio tempo: il teatro fu inaugurato di nuovo nel 1975 con l'opera Falstaff, ossia le tre burle di Antonio Salieri. Tuttora il teatro ospita nella stagione invernale opere, balletti e concerti. Nel 1978 vi fu un'importante prima esecuzione in epoca moderna dell'Orlando furioso di Antonio Vivaldi, con Marilyn Horne nel ruolo di Orlando, la regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione di Claudio Scimone. L'opera era stata stata registrata per la prima volta, sotto la bacchetta di Scimone, l'anno prima, e l'allestimento di Pizzi sarebbe stato poi esportato in tutto il mondo (Nancy, Parigi, San Francisco) ed anche videoregistrato.[1]
Durante gli anni '90 il Teatro ha operato un'importante ripresa di alcune opere dimenticate del barocco (per esempio Teresa e Claudio di Farinelli, Axur di Salieri, Tamerlano di Vivaldi). Nel 2008 ha ospitato la prima italiana di Nixon in China. Nel 2009 si tiene la prima rappresentazione in tempi moderni di Il mondo alla rovescia di Antonio Salieri.

Architettura

La struttura attuale del teatro è il risultato della ristrutturazione avvenuta dopo la seconda guerra mondiale, le linee attuali sono il frutto della ripresa dei disegni originari di Francesco Galli da Bibbiena. Il teatro in principio era composto da una sale all'italiana a cinque ordini di palchi decorati da foglie e conchiglie dorate a oro fino digradanti verso il palco per dare una buona visuale a tutti gli spettatori (accorgimento all'epoca d'avanguardia)Il palcoscenico aveva un'apertura laterale del proscenio così da essere diviso in tre parti(cosa ripetuta solo poi nel teatro di Imola). Dopo l'incendio del 1749 si apportarono alcune modifiche: venne ridotto il proscenio chiudendo le aperture laterali, si restrinsero i boccascena per renderlo più armonioso ai cantanti, si aggiunsero i palchi di proscenio, venne eliminata la digradazione dei palchi e vennero modificate le decorazioni. Ora il teatro è a tre ordini di palchi (ognuno con una decorazione dorata differente), una balconata ed una galleria. E'stata ripresa la sistemazione digradante dei palchi.

Prime

Stagioni

Note

  1. ^ pagina: Orlando Furioso, in Le magazine de l'opéra baroque (consultato il 5 marzo 2011)

Voci correlate